mercoledì 20 maggio 2015

Facciamo vivere l'ex casema di via Asti, luogo di memoria Partigiana e Antifascista





Grugliasco, Venerdì 15 maggio 2015

APPELLO ALL'ANPI PROVINCIALE DI TORINO

Facciamo vivere l'ex caserma di via Asti,
luogo di memoria Partigiana e Antifascista torinese

Per la tutela dei luoghi della memoria della Resistenza partigiana
Per il rispetto dei Caduti della Libertà nella Guerra di Liberazione dal nazifascismo 1943-1945
Per la promozione dell'antifascismo militante e sociale in aderenza ai principi della Costituzione


La situazione dei locali dell'ex caserma di Via Asti a Torino, già sede durante l'occupazione nazifascista di torture e di crimini commessi contro partigiani, antifascisti e civili oppositori del regime nazifascista, è tornata in questo periodo a godere di un'attenzione che da tanto tempo non le veniva più dedicata.

Merito appartiene a quelle compagne e quei compagni, associazioni e soggetti sociali che hanno preso a cuore il destino di quella realtà, riversando energicamente tutta la loro voglia di restituire quelle mura alla storia dell'umanità cittadina.

Dopo aver simbolicamente celebrato le ricorrenze del 70° anniversario della Liberazione all'interno dell'ex caserma, i giovani impegnati nel ripristino delle condizioni di salute ambientale stanno riuscendo nell'impresa di ridare il giusto decoro ad una pietra miliare della memoria resistenziale torinese.

Domenica 3 maggio, il Presidente della Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" di Grugliasco, partigiano combattente Antonio Falbo, ha potuto visitare, non riuscendo a contenere l'emozione, quegli stessi luoghi dove fu tenuto prigioniero più di 70 anni fa e nei quali condivise la sorte della detenzione con un illustre compagno di cella, il dottor Aurelio Peccei, anche lui imprigionato in via Asti.

Il destino dell'ex caserma di via Asti risiede tutto nello sguardo che l'anziano partigiano Antonio Falbo ha potuto posare al Memoriale dei Caduti interno, su quei muri, su quelle porte, su quelle stanze, così drammaticamente familiari: lo sguardo di chi sa di aver passato momenti terribili correndo forti rischi, e di esserne sopravvissuto anche nel nome della necessità di continuare a testimoniare cosa fu la barbarie fascista in Italia e a lottare per impedire il suo ritorno.

Tra quelle mura risiede la sua memoria, cicatrice indelebile per tutta la sua vita, come quella dei tanti partigiani e antifascisti che passarono di lì, colpevoli di opposizione al regime fascista: pensare di perdere quel luogo - magari permettendo che venga trasformato in un supermercato, in un hotel o in tante villette a schiera - significherebbe demolire il sacrificio compiuto nella lotta per la Libertà e la giustizia sociale, significherebbe demolire un simbolo di quel mondo diverso e possibile sognato durante la Resistenza.

Quelle mura, ieri chiuse e sconosciute, grazie ad uno straordinario lavoro collettivo, oggi possono finalmente accogliere giovani e studenti, indigenti e sfollati, profughi e rifugiati di guerra: quei luoghi oggi possono acquisire la funzione sociale che renderebbe giustizia a chi della privazione sociale fu vittima.
L'ex caserma di via Asti ha il compito di diventare un luogo di "memoria presente", di "passato redento" e di "ingiustizia sanata".

Abbiamo bisogno di continuare a vedere un impegno concreto in questa direzione, sentiamo l'esigenza di continuare e tenere viva la memoria e valorizzati i suoi riferimenti, sia nel rispetto della generazione della Resistenza e sia per le giovani generazioni di ogni tempo, presente e futuro, nella convinzione che anche i giovani sentano la necessità di battersi per non rivivere i drammi del passato.

L’A.N.P.I., Ente Morale dal 1945, anche in base alla propria storia e al proprio Statuto nazionale, è il soggetto maggiormente titolato per promuovere, sostenere e diffondere iniziative e processi di partecipazione dal basso che abbiano come finalità la salvaguardia e la difesa dei luoghi della memoria partigiana presenti sul territorio.

Sentiamo quindi l'esigenza di chiedere all'A.N.P.I. Provinciale di Torino di farsi promotore - nel rispetto del proprio ruolo - di un percorso comune con tutte le Sezioni della provincia e con tutti quei soggetti, istituzionali e non, che si vorranno aggregare sinergicamente all'iniziativa già in corso, al fine di riuscire a dare una giusta collocazione e una corretta fruizione sociale all'ex caserma di via Asti, mantenendo immutata la sua natura memoriale e sottraendola alla pericolosa speculazione edilizia e commerciale.

In questo modo verrà donato a tutti i partigiani come Antonio Falbo un segnale tangibile del fatto che i loro sforzi e i loro sacrifici non sono stati vani.

Partecipiamo alla riapertura dell'ex caserma di via Asti e permettiamo a tutti coloro che varcheranno quelle mura di trovare, questa volta, cultura, pace, giustizia e libertà.

Firmatari:
- Antonio Falbo, Partigiano Combattente 40° Brigata Matteotti - Presidente Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco
- Fulvio Grandinetti, Vicepresidente ANPI "68 Martiri" Grugliasco e Coordinatore commissione Scuola Provinciale
- Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco (approvato il documento il 15 maggio 2015)

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