“Anche oggi l’Italia vive uno di questi periodi di trapasso, nei quali
la funzione dei giudici, meglio che quella di difendere una legalità
decrepita, è quella di creare gradualmente la nuova legalità promessa
dalla Costituzione”.
(Piero Calamandrei a difesa di Danilo Dolci, 1956)
Grugliasco, 4/10/2018
Da Grugliasco a Riace: solidarietà antifascista e partigiana!
L'arresto del Sindaco di Riace è un attacco politico al cuore dei
principi costituzionali e risponde a interessi estranei alla democrazia,
quali il razzismo e il nazionalismo.
Come ha ben descritto il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, si
tratta dell'inasprimento di "una deriva autoritaria, razzista e xenofoba
che sta attraversando questo Paese sobillata da un Governo e da un
Ministro dell'Interno che non perdono occasione per fomentare il clima
d'odio e intolleranza".
L'internazionalismo e la solidarietà
concreta del modello praticato dalla comunità di Riace sono la via da
seguire quale esempio positivo in ogni territorio e costituiscono forme
di resistenza contro il crescente imbarbarimento sociale sostenuto da
una destra razzista e nostalgica di un ordine sociale fondato sul
privilegio e l'ingiustizia.
Disobbedire a leggi ingiuste, che
puniscono la solidarietà sociale e politica, che criminalizzano
l'antifascismo e l'antirazzismo, è dovere di tutti coloro che si
riconoscono nei valori affermati da Partigiane e Partigiani durante la
lotta popolare di Resistenza contro il nazifascismo.
Noi
dell’A.N.P.I. stiamo dalla parte di chi lotta per il progresso e i
diritti costituzionali, ci schieriamo contro la repressione e la
criminalizzazione del dissenso, a fianco di tutti coloro che oggi
lottano con lo spirito proprio della Guerra di Liberazione e per la
concreta realizzazione di una società altra possibile, fondata
sull'uguaglianza e la giustizia sociale.
Ciascuno al suo posto, non un passo indietro: la Resistenza continua!
Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco
"Solidarietà a Mimmo Lucano e alla comunità di Riace"
Riace, un piccolissimo paese quasi spopolato della profonda Calabria, è
diventato un simbolo nel mondo. Il modello Riace è semplicemente la
straordinaria dimostrazione che si può costruire un efficace sistema di
accoglienza diffusa, che l'integrazione rappresenta una importante
occasione di sviluppo per il territorio, che costruire una società
inclusiva e accogliente è un vantaggio per tutti. Un'utopia contro la
quale negli ultimi mesi aveva fatto già balenare le sue accuse il
Ministro dell'Interno: la colpa di Riace sarebbe quella di aver accolto
troppo, anche oltre le decisioni delle commissioni prefettizie. Sta di
fatto che i finanzieri stamattina hanno arrestato, ai domiciliari,
l'uomo-simbolo di quella esperienza, il sindaco Mimmo Lucano, con
l'accusa -tra l'altro- di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Le inchieste della magistratura si rispettano sempre, ma questa
ordinanza nei fatti blocca l'esperienza più significativa che dimostra
come integrazione e accoglienza siano la chiave di volta per risollevare
l'intero Paese. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del
provvedimento, ma esprimiamo solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e ci
mobiliteremo per confermare tutta la nostra vicinanza alla comunità di
Riace.
ANPI
ARCI
CGIL
LIBERA
ARTICOLO 21
Roma, 2 ottobre 2018