mercoledì 28 febbraio 2018

Nome di Battaglia Donna: le donne che lottano per la Libertà




La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco organizza la proiezione del film:

NOME DI BATTAGLIA DONNA.
Il racconto corale delle donne che hanno lottato per la Libertà.

di Daniele Segre

Martedì 6 Marzo 2018 h 21.00
Grugliasco, via San Rocco 24
sala AUSER del centro civico "Nello Farina"

Saranno presenti il regista e la Partigiana Combattente Maria Airaudo della 105° Brigata d'Assalto Garibaldi, zona di operazione Val Pellice.

Ingresso libero. La cittadinanza è invitata a partecipare.

L'iniziativa si svolge nell'ambito della Giornata Internazionale della Donna 2018 in collaborazione con l'Assessorato alle pari opportunità della Città di Grugliasco.

venerdì 9 febbraio 2018

COMUNICATO DI SEZIONE: ANDIAMO A MACERATA, QUESTO E' IL MOMENTO DI ESSERE PARTIGIANI!



Grugliasco, 9 febbraio 2018

COMUNICATO DI SEZIONE: ANDIAMO A MACERATA, QUESTO E' IL MOMENTO DI ESSERE PARTIGIANI!

"Finché ci sarà un solo fascista in Italia, non potremo considerarci un Paese civile, ricordatevelo".
[Norberto Bobbio]


Esprimiamo il nostro più profondo sgomento nell'apprendere che la Segreteria ANPI Nazionale, insieme a CGIL, ARCI e Libera, ha dichiarato l'assenza dell'Associazione alla manifestazione antifascista di Macerata.

Per noi è difficile comprendere il senso della decisione nazionale, non ne condividiamo né la sostanza e né la forma, soprattutto nell'attuale contesto sociale e politico: esiste un tempo in cui esserci significa fare la differenza e se c'è un momento per essere partigiani, dopo la tentata strage per mano fascista di sei persone, è questo.

A chi giova spaccare un fronte unitario antifascista e democratico?

La Costituzione e il dovere civile di manifestare solidarietà alle vittime del terrorismo fascista vengono prima dei divieti ministeriali, delle circolari del prefetto e delle assurde e pericolose richieste istituzionali di "silenzio" e "tranquillità": abbiamo il dovere di partecipare e di chiamare a raccolta tutti gli antifascisti, nella loro variegata pluralità, contro ogni forma di fascismo e razzismo, oggi a Macerata e domani in tutta Italia!

In nessun Paese dopo un attentato terroristico si vieta di manifestare solidarietà, la risposta deve essere di partecipazione inclusiva e non di silenzio: in Italia questo sembra difficile quanto definire un fascista nostalgico del Duce per quello che è, un terrorista criminale razzista e assassino.

Non possiamo neppure accettare il divieto di manifestazione ai cortei antifascisti imposto dal governo, quando in tante città d'Italia, da anni, nell'anniversario del Trattato di Pace siglato tra gli Alleati e l'Italia il 10 febbraio 1947 sfilano centinaia di cortei neofascisti paramilitari in memoria dei “camerati morti nelle foibe”: ancora una volta i fascisti saranno contrastati esclusivamente da tante compagne e tanti compagni attivi sui territori, anziché dalle istituzioni democratiche, che dovrebbero rispettare la Costituzione antifascista.

Rifiutiamo oggi, come rifiutammo a Genova nel 1960, la narrazione dominante che vorrebbe descrivere la situazione come il contrasto tra due fazioni opposte ed estremiste, quindi posizionate sullo stesso piano, e il governo quale terza parte neutrale che garantisce l'ordine e la sicurezza dei cittadini.

Fascismo e antifascismo non stanno sullo stesso piano, questo è inaccettabile: ancora più grave è che ad affermarlo siano le istituzioni repubblicane.

Concordiamo con le compagne e i compagni della Sezione di Bussoleno-Chianocco-Foresto: "se a Macerata, un fascista ha potuto impunemente presentarsi alle elezioni con il partito razzista e xenofobo Lega Nord, scorrazzando impunito nelle varie scorribande organizzate dai fascisti di Casapound, è perchè gli si è lasciato il tempo e lo spazio di farlo. Se ha poi potuto armarsi e girare sparando dalla sua auto verso le persone di pelle diversa dalla sua, è per lo stesso spazio in precedenza concessogli. Se oggi dobbiamo assistere alle vergognose rivendicazioni dei suoi camerati fascisti e razzisti che lo glorificano e lo onorano tramite striscioni e comunicati, è per lo stesso motivo."

Invece le istituzioni democratiche permettono ai neofascisti di organizzarsi, svolgere iniziative e addirittura candidarsi alle elezioni: questo clima di indifferenza, quando non di connivenza, da parte delle istituzioni è insopportabile.

Compagne e compagni, andiamo tutti a Macerata, là è il nostro posto oggi! Non possiamo permetterci di dividere il fronte antifascista, dobbiamo resistere alla barbarie del nazifascismo, il momento di esserci è ora perché questo è il nostro ruolo storico, a questo serve la gloriosa Associazione Nazionale Partigiani d'Italia!

Se promuovessimo sui territori relazioni ed esperienze di militanza antifascista unitaria, fatta di partecipazione popolare e democrazia dal basso, contribuiremmo a ricostruire quei rapporti di forza sociali che costituiscono l'autentica difesa democratica e il motore del vero cambiamento. Forse, se riuscissimo a svegliarci dal "torpore democratico" nel quale abbiamo vissuto fino a oggi, scopriremmo che i fascisti sono tornati perché siamo noi ad avere abbandonato il campo e che già molti altri stanno lottando contro il nostro nemico comune. Uniamo le forze anziché disperderle.

La Presidenza, la Segreteria e il Comitato Nazionale ANPI sappiano che queste critiche sono frutto di un serrato e acceso confronto interno al Comitato di Sezione e dopo aver raccolto diverse opinioni da parte degli iscritti: ribadiamo il nostro pieno sostegno alla Presidente Nazionale Carla Nespolo per muovere ogni azione di contrasto ai nuovi fascismi ad ogni livello (culturale, sociale, educativo, politico e istituzionale) e diamo la nostra massima disponibilità operativa per una nuova grande manifestazione unitaria nazionale contro il fascismo, che includa tutte e tutti.

Intanto inviamo solidarietà alle vittime del terrorismo fascista.

Tutti in piazza, oggi - domani - sempre, con le bandiere partigiane e tanta passione, schiena dritta e in alto i cuori: ORA E SEMPRE RESISTENZA!


Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

mercoledì 7 febbraio 2018

Giorno del ricordo: convegno nazionale a Torino sabato 10/02/2018


Invitiamo a partecipare e diffondere.La nostra Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco ha aderito all'iniziativa e supportato gli organizzatori nella diffusione.
L'ANPI Regionale del Piemonte parteciperà ai lavori del convegno e ha invitato ai vari Comitati Provinciali alla partecipazione e alla diffusione tra gli iscritti.
I Partigiani Angelo Del Boca, Umberto Lorenzoni e Lidia Menapace, così come la Presidente del Comitato Nazionale ANPI Carla Nespolo, invieranno un messaggio di saluto.
Al convegno sarà possibile firmare l'appello nazionale "Mai più fascismi".
Invitiamo tutte le compagne e i compagni dell'ANPI a essere presenti per partecipare a questo importante appuntamento di alto valore civile e di carattere formativo, utile per comprendere le conseguenze dell'istituzione del "giorno del ricordo" Legge 92/2004, con il quale la Repubblica Italiana ha ufficialmente riconosciuto centinaia di nazifascisti come "patrioti" da onorare.

GIORNO DEL RICORDO: UN BILANCIO
Sabato 10 Febbraio 2018
h 10.00-17.30
Circolo ARCI Caffè Basaglia
Torino, via Mantova 34

Fraterni saluti
Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

Al convegno sono previsti gli interventi di Bruno Segre, Umberto "Eros" Lorenzoni, Angelo Del Boca, Angelo D'Orsi, Alessandro "Sandi" Volk, Gabriella Manelli, Marco Barone, Nicola Lorenzin, Davide Conti, Claudia Cernigoi, Alessandra Kersevan.
A seguire dibattito.

Promuovono:
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus
rivista Historia Magistra

Hanno aderito finora:
ANPPIA (Ass. Naz. Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) nazionale e sezioni di Torino, Genova e Cuneo
comitati ANPI (Ass. Naz. Partigiani d'Italia) Regione Piemonte e Province di Treviso e Brescia, sezioni ANPI di Grugliasco (TO), sez. Chivasso (TO), sez. Montebelluna A. Boschieri "D'Artagnan"(TV), sez. Casale Monferrato (AL), sez. Avigliana (TO), sez. Bassi Viganò Milano, sez. Valle Elvo e Serra “Pietro Secchia” (BI)
AICVAS (Ass. Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna)
CIVG (Centro Iniziative Verità e Giustizia)
Centro Studi Italia-Cuba
Comitato di lotta antifascista antimperialista e per la memoria storica (Parma)
Redazione di Marx21.it
Casa Rossa Milano
Comitato contro la guerra Milano

Obiettivo dell'iniziativa, promossa dalla associazione Jugocoord Onlus e dalla rivista di storia critica Historia Magistra, è una analisi delle conseguenze della istituzione del "Giorno del Ricordo" (Legge n.92 del 2004) e delle sue celebrazioni sino ad oggi. Attraverso qualificate relazioni scientifiche saranno investigate le ricadute dell'inserimento del "Giorno del Ricordo" nel calendario civile della Repubblica, che appaiono molto pesanti a livello politico, culturale e di autopercezione identitaria della Nazione, nonché a livello didattico-scientifico e financo per le casse dello Stato. Per converso, ad oggi il numero totale delle persone alla cui memoria sono stati attribuiti i riconoscimenti previsti dalla Legge è di appena 341, di cui "infoibati" in senso stretto una minima frazione, mentre la gran parte di queste figure sono appartenenti alle forze armate o personale politico dell'Italia fascista, senza contare gli episodi che non hanno niente a che fare con la narrazione ufficiale delle "più complesse vicende del confine orientale" cui si riferisce la Legge. Tutto ciò considerato, il 2 aprile 2015 la stessa Segreteria Nazionale dell'ANPI chiese di interrompere quantomeno l'attribuzione di onorificenze e medaglie della Repubblica, mentre nel 2017 numerose personalità antifasciste in una Lettera Aperta al MIUR hanno invocato un drastico cambiamento di rotta rispetto alla modalità revisionista e rovescista con cui l'argomento è trattato nelle scuole.

lunedì 5 febbraio 2018

Grugliasco riflette sulla tentata strage di Macerata: ANPI e Città unite contro il fascismo


GRUGLIASCO RIFLETTE SU VIOLENZA POLITICA E XENOFOBIA: INCONTRO APERTO A TUTTI MARTEDI 6 FEBBRAIO, ALLE 18.00, NELL'AULA DEL CONSIGLIO COMUNALE

A seguito dell'episodio di violenza politica e xenofobia verificatosi a Macerata il Comune di Grugliasco, su proposta della locale sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), organizza per martedì 6 febbraio, dalle 18 alle 19, nell'aula del Consiglio Comunale, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50, una riflessione comune sulla tentata strage di matrice fascista. Tutti i cittadini e le associazioni del territorio sono invitati a partecipare all'iniziativa. "L'obiettivo - dichiarano il Sindaco, il Vicepresidente dell'ANPI di Grugliasco, Fulvio Grandinetti ed il Presidente della Consulta Antifascista, Giuseppe Rizzoè condividere con la popolazione un ragionamento su un fatto inquietante, valutandone i rischi sociali, senza speculazioni politiche. Considerato che siamo in periodo pre-elettorale invitiamo a non portare alla manifestazione simboli e bandiere di partito".

Nell'occasione si avvierà anche a Grugliasco la raccolta firme dell'appello nazionale "Mai più fascismi" promosso da decine di organizzazioni tra cui ANPI, ANED, ARCI, ACLI, AUSER, CGIL.