venerdì 30 marzo 2012

ANPI Grugliasco sulle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012

Grugliasco, Venerdì 30 Marzo 2012

La Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco 
sulle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012

La Sezione ANPI “68 Martiri” di Grugliasco invita tutta la cittadinanza a partecipare massicciamente al voto delle elezioni comunali di Grugliasco previsto per il 6 e 7 maggio 2012, secondo lo spirito dell'art. 48 della Costituzione che afferma: "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico [...]".

La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco invita tutta la cittadinanza a esprimere preferenza di voto alle forze politiche antifasciste che:
- si impegnano di fatto a rispettare e promuovere la i valori della Guerra di Liberazione, la memoria della strage nazifascista dei 68 Martiri di Grugliasco, l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza;
- si impegnano esplicitamente e concretamente a rispettare il risultato dei referendum del 12 e 13 giugno 2011 sull'Acqua Bene Comune, grande vittoria democratica sancita dal voto della maggioranza degli italiani.

La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco invita inoltre tutti i propri iscritti che hanno scelto di candidarsi in liste e coalizioni diverse e/o tra loro concorrenti, a non strumentalizzare l'Associazione per fini elettorali, nel rispetto dello spirito unitario caratterizzante le forze politiche che guidarono la Resistenza contro i nazifascisti e ispirarono la Costituzione repubblicana.

Ora e sempre Resistenza!

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

domenica 18 marzo 2012

Donne chiamate Libertà: l'ANPI per la Giornata Internazionale della Donna

 
La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco organizza l'iniziativa:
 
DONNE CHIAMATE LIBERTA'
Giovedì 22 marzo 2012 h 20.30
Grugliasco, piazza Matteotti 50 - sala consiliare "Sandro Pertini" 
(trasporti pubblici linee GTT 17, 44, 76)
 
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'ANPI "68 Martiri" di Grugliasco organizza una serata di cultura e divulgazione sulle donne che hanno cambiato la storia e lasciato un segno.
Alcune saranno presentate dalle compagne dell'ANPI, altre saranno presentate dal pubblico che in questo modo sarà chiamato a partecipare attivamente.
Porterà un saluto l'Assessore alle pari opportunità della città di Grugliasco, Federica Petrucci.
L'iniziativa si svolge nell'ambito della Nuova Stagione dell'ANPI ed è patrocinata dal Comune di Grugliasco.

domenica 11 marzo 2012

Obbedienza Civile a Grugliasco per l'Acqua Bene Comune

Anche a Grugliasco parte la 
campagna di OBBEDIENZA CIVILE
per il rispetto del voto del popolo italiano espresso democraticamente 
nei referendum del 12 e 13 giugno 2011

SPORTELLO ACQUA PUBBLICA:
VENERDÌ 16-23-30 marzo, 6 e 13 aprile, dalle ore 21,30 alle 23,30 presso la sezione ANPI «68 MARTIRI» (via La Salle 2, secondo piano);
SABATO 24-31 marzo e 14 aprile; dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17 con un gazebo in viale Gramsci angolo corso Torino.

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Il Popolo italiano ha votato a favore dei referendum per l’acqua pubblica, ma i governi e i gestori stanno ignorando il volere popolare. Ad otto mesi dalla vittoria referendaria, in tutto il territorio nazionale, il profitto continua ad essere caricato sulle nostre bollette. Nessun gestore ha applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico.

MA IL NOSTRO VOTO VA RISPETTATO!

La campagna di “obbedienza civile” consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”, eliminata dal referendum, che a Torino incide per circa il 15% della bolletta.
Si chiama “obbedienza civile” perché non si tratta di “disobbedire” ad una legge ingiusta, ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dall'esito di un referendum in cui la volontà del popolo si è espressa praticamente unanime: il 95,8% dei votanti a favore della cancellazione del profitto sull'acqua. Non si può accettare che il voto di 27 milioni di italiani sia ignorato e calpestato!

Per questo è importante aderire alla campagna di “obbedienza civile”.

Per il cittadino si tratta di inviare un reclamo al gestore del servizio (per noi, la SMAT) e pagare soltanto la giusta tariffa. E' possibile aderire in tutti i casi, anche in caso di domiciliazione bancaria delle bollette, o se si abita in un condominio e se ne occupa l'amministratore. Il Comitato Acqua Pubblica seguirà ogni aderente in ogni fase della campagna, dalla compilazione dei reclami alla loro consegna al gestore, e ad ogni eventuale criticità che si dovesse riscontrare.
Ci sarà un risparmio economico pari a circa il 15% della bolletta.
Ma il valore della campagna è soprattutto:

L'ACQUA NON È UNA MERCE, E IL VOTO DEL POPOLO VA RISPETTATO!

Il Comitato Acqua Pubblica di Grugliasco, come numerosi altri Comitati in Piemonte e in tutta Italia, si è attivato con uno sportello per invitare tutti i cittadini ad aderire alla campagna ed aiutarli ad applicare la legge riducendo la propria bolletta. Grazie anche all'ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, e alla sezione grugliaschese «68 Martiri», che ha messo a disposizione del Comitato la sua sede e le sue attrezzature, a partire da venerdì 16 marzo.

LO SPORTELLO ACQUA PUBBLICA DI GRUGLIASCO SARÀ ATTIVO ED APERTO A TUTTI I CITTADINI.

Ci troverete sul territorio di Grugliasco:

VENERDÌ 16-23-30 marzo, 6 e 13 aprile
dalle ore 21,30 alle 23,30
presso la sezione ANPI «68 MARTIRI» (via La Salle 2, secondo piano)

SABATO 24-31 marzo e 14 aprile;
dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17
con un gazebo in viale Gramsci angolo corso Torino, meteo permettendo

Veniteci a trovare per informarvi ed aderire alla campagna!

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Per maggiori informazioni:
www.acquabenecomune.org
www.acquapubblicatorino.org

COMITATO ACQUA PUBBLICA DI GRUGLIASCO:
cell.: 3463521513 - email: livio.sera@gmail.com

lunedì 5 marzo 2012

ANPI Provinciale di Torino sulla Giornata della Donna 8 marzo 2012



L'ANPI Provinciale di Torino
sulla Giornata Internazionale della Donna, 8 Marzo 2012
Torino, 5 marzo 2012

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'ANPI Provinciale di Torino vuole ricordare tutte le donne partigiane che hanno partecipato alla lotta di Liberazione, combattendo con coraggio in montagna e nelle città; quelle che hanno scritto la nostra Costituzione, in cui è sancita la parità e l'uguaglianza, non ancora pienamente attuata nel mondo del lavoro e nella società; quelle che, sin dall'inizio della nostra Repubblica hanno portato avanti, in prima fila, giuste e laiche battaglie per la determinazione dei loro diritti di donne, diventando protagoniste della nostra società, contro ogni luogo comune che le vedesse relegate al ruolo di mogli e madri.

L'ANPI Provinciale di Torino si schiera oggi al fianco delle donne che continuano a difendere i propri diritti ogni giorno:
-         quando si oppongono alla pratica del “licenziamento in bianco”, che costringe le donne a firmare una lettera di licenziamento al momento dell'assunzione, da utilizzare in caso di gravidanza;
-         quando chiedono l'opportunità di realizzarsi nel lavoro e di accedere a ruoli dirigenziali senza dover subire un uso strumentale del proprio corpo e della propria bellezza;
-         quando rivendicano la dignità del compiere le proprie scelte, anche le più difficili, senza subire ingerenze esterne.

In particolare l'ANPI Provinciale vuole esprimere solidarietà alle donne che a Torino stanno lottando per impedire l'ingresso di movimenti e associazioni con scopi ideologici nelle strutture sanitarie regionali, luoghi laici, pubblici e statali, in cui le donne possano decidere nell'anonimato e in assenza di pressioni se diventare madri o no.
Esprime inoltre sincero rammarico per il respingimento del ricorso al TAR di queste donne, alcune delle quali iscritte all'ANPI, considerate non interessate alla questione in quanto “né gravide né madri”, come se questa fosse l'unica condizione accettabile per una donna per avere voce in capitolo sulla vicenda.

L'ANPI Provinciale auspica una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e un impegno concreto da parte dei propri iscritti per eliminare quegli ostacoli che ancora oggi impediscono l'attuazione piena del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

La Presidenza 
Diego Novelli

venerdì 2 marzo 2012

ANPI Grugliasco sui fatti di Porta Nuova del 25 febbraio





L’A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco
sui fatti di Porta Nuova del 25 febbraio 2012

Grugliasco, 2 Marzo 2012

INTRODUZIONE
Sabato 25 febbraio 2012 si è svolta in Valle di Susa una grande manifestazione popolare e democratica contro il TAV a cui hanno partecipato circa 70.000 persone provenienti da tutta Italia.
Di ritorno dalla manifestazione pacifica, alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, le forze dell’ordine aspettavano i manifestanti in assetto antisommossa, impedendogli di prendere il treno con destinazione Milano. I manifestanti sono stati attaccati senza motivo dalle forze dell’ordine e caricati più volte, anche a bordo del treno.
Gli altri cittadini presenti a Porta Nuova sono stati allontanati o intimiditi e accerchiati dalle forze dell’ordine.
Il fatto è descritto dalle testimonianze dei compagni dell’A.N.P.I. di due sezioni della Provincia di Torino che erano presenti e hanno scelto di rimanere a Porta Nuova per essere testimoni di quanto stava accadendo.

VISTA
  • la testimonianza oculare messa per iscritto dal compagno Fabrizio Grandinetti della Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco (ALLEGATO A);
  • la testimonianza oculare messa per iscritto dalla compagna Ilaria Mardocco della Sezione A.N.P.I. di Nichelino (ALLEGATO B);

TENUTO CONTO
  • dei numerosi filmati presenti in rete che testimoniano l’accaduto e che concordano con le testimonianze citate;
  • che l’A.N.P.I. si è espressa e si esprime sull’emergenza democratica, sui diritti e su quanto previsto dalla Costituzione e non sull’opportunità né sulla fattibilità dell’opera;


il Comitato di Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco
  
ESPRIME
  • solidarietà a tutti i cittadini e i manifestanti che sono rimasti coinvolti nelle violenze, con particolare vicinanza a coloro che dovevano prendere il treno per Milano e a tutti i feriti;
  • solidarietà al movimento NO TAV, che dopo la grande manifestazione del 25 febbraio pomeriggio è stato danneggiato

CONDANNA CON FERMEZZA
  • qualunque violazione o soppressione dei diritti costituzionali, come l’eguale dignità sociale davanti alla legge senza distinzioni di opinioni politiche (art. 3), la libertà personale (art. 13), la libera circolazione (art. 16);
  • la violenza del tutto gratuita esercitata dalle forze dell’ordine;
  • la propaganda dei mezzi di comunicazione che, salvo rare eccezioni, non hanno rappresentato la realtà dei fatti;
  • il silenzio della quasi totalità della compagine politica e istituzionale davanti a tali fatti;
  
AUSPICA
  • il non ripetersi di tali violenze;
  • una corretta informazione, sia a mezzo stampa che su gli altri media;
  • la ferma condanna da parte di tutte le istituzioni, forze politiche e sociali di tale episodio;
  • l’avvio da parte della Magistratura di tutte le misure necessarie a punire tutti i responsabili delle violenze
  
RICHIEDE
  • al Comitato Provinciale, all’Esecutivo Provinciale e alla Presidenza Provinciale ANPI di Torino di prendere visione delle testimonianze dei compagni dell’A.N.P.I. e di esprimersi con nettezza su quanto accaduto
  • l’avvio all’interno dell’ANPI a tutti i livelli e in tempi ragionevoli di un confronto sull’emergenza democratica attualmente in corso in Valle di Susa;

INVITA
  • le altre sezioni A.N.P.I. del territorio provinciale di Torino a prendere visione dei documenti citati e a discutere la questione;

giovedì 1 marzo 2012

ANPI Nazionale sull'8 Marzo 2012



ANPI Nazionale sull'8 Marzo 2012

8 MARZO 2012
 
Raramente si ricorda quando e come nasce in Italia la festa dell’8 marzo: festa che, più precisamente, rinasce, dopo che il fascismo e la prima guerra mondiale l’avevano cancellata.
La prima volta , si svolge in una Roma da pochi mesi tornata alla libertà e alla pace, mentre metà Paese è ancora impegnato in una feroce guerra contro l’occupazione tedesca e la repubblica di Salò sua alleata e complice. Molte donne, rompendo tradizioni e costumi millenari, sono con i partigiani, in montagna e ovunque nelle città e nei piccoli paesi. Partecipano a scioperi contro la guerra, la fame, la mancanza di combustibili.
 
Clandestinamente, sfidano gli occupanti portando mimose sulle tombe dei Caduti per la libertà.
Vogliamo ricordare questo atto di nascita perché lì stanno le radici di quei movimenti che lungo gli anni sono riusciti a conquistare la piena cittadinanza e tutti quei diritti civili che hanno portato le donne ad entrare nella vita, almeno formalmente, con le stesse opportunità degli uomini. Sottolineiamo “formalmente”, perché nella realtà quotidiana trovare lavoro, percorrere una carriera, crescere i figli (e in molti casi persino decidere di metterli al mondo), sono tornati ad essere ostacoli durissimi mentre i salari molto distanti da quelli ricevuti dagli uomini .
 
E mentre è di buon augurio il fatto che per la prima volta tre donne siano entrate nel nuovo governo per ricoprire incarichi di primo livello, tante donne competenti e appassionate al loro lavoro che ogni giorno si incontrano nei luoghi più disparati, continuano ad avere una rappresentanza insignificante là dove si esercitano ruoli di direzione nelle più varie attività.
 
Infine, ciò che più allarma, è la persistenza di un’idea della donna come corpo e bellezza quale principale mezzo vincente per avere successo nella vita. I modelli velenosi sparsi negli ultimi anni in ogni modo per convincere le ragazze che l’uso del corpo è il fondamento di ogni strategia per farsi strada nella vita e ottenere rapidamente riconoscimenti e ricchezza, sono penetrati profondamente nel costume, nell’inconsapevolezza della perdita di dignità e libertà che queste scelte comportano.
 
L’ANPI, ha tra i suoi iscritti molte donne che sono state in prima fila nella Resistenza come nei movimenti che hanno accompagnato e talvolta guidato le conquiste di questi settant’anni. Oggi, allarmata per l’incerto futuro che si prospetta alle giovani generazioni, vuole ricordare a chi si appresta a progettare il proprio avvenire, che la generazione protagonista della Guerra di Liberazione e della ricostruzione, si trovò a fare i
conti con macerie materiali e morali non meno pesanti delle attuali, e che tuttavia riuscì a rimettere in piedi l’Italia attraverso un impegno personale e collettivo senza precedenti.
L’ANPI lavora perché questo tessuto connettivo si ricostituisca e continua ad essere impegnata, accanto a tutte le donne che reagiscono a questo stato di cose, perché riprenda il cammino iniziato tanti anni fa, con tante speranze.
 
Il COMITATO NAZIONALE ANPI