venerdì 9 maggio 2014

La guerra non era finita: i Partigiani della Volante Rossa



La Sezione ANPI "68 Martiri Grugliasco" organizza

Sabato 10 maggio 2013 h 21.00
Grugliasco, sede ANPI via La Salle 4 - secondo piano

Presentazione del libro:

LA GUERRA NON ERA FINITA.
I PARTIGIANI DELLA VOLANTE ROSSA


di Francesco Trento

Dibattito con l'autore.

Coordina: Fulvio Grandinetti, Vicepresidente ANPI "68 Martiri" Grugliasco

Pochi mesi dopo la Liberazione, nella Casa del Popolo di Lambrate, il comandante della 118 Brigata Garibaldi Giulio Paggio riunisce alcuni partigiani. Dice loro che la guerra non è finita, che bisogna riprendere le armi. La prospettiva ultima è quella di farsi trovar pronti, se la rivoluzione dovesse proseguire il suo cammino. Ma la spinta immediata, il pungolo all'azione, è il desiderio di stanare i fascisti impuniti, trovare quelli che sono sfuggiti al giusto castigo, e pareggiare finalmente i conti. Sotto la guida del "tenente Alvaro", la Volante Rossa ingaggia una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti, divenendo presto un punto di riferimento per i lavoratori milanesi. Tutti li chiamano: gli operai per difendere le fabbriche occupate dalla polizia, il PCI per il servizio d'ordine e la vigilanza notturna alle sedi del partito. Nel luglio 1948 il momento sembra arrivato: Togliatti è in un letto di ospedale, colpito da tre colpi di pistola. Gli uomini della Volante Rossa, armati di mitra e panzerfaust, si dirigono a bordo del loro camion verso una caserma dei carabinieri, intenzionati a prenderla d'assalto. Intanto, un'auto con a bordo un dirigente di spicco della Federazione milanese del PCI tenta disperatamente di intercettarli, prima che scatenino una guerra.

martedì 6 maggio 2014

Torino 10 maggio: l'ANPI aderisce al corteo NO TAV per la Costituzione e la democrazia




Invitiamo Sezioni e iscritti ANPI a partecipare al corteo insieme alle nostre Sezioni ed ad aderire all'appello inviando una mail all'indirizzo mail antifascisti.notav@gmail.com


TORINO 10 MAGGIO 2014:
L'ANPI aderisce al corteo NO TAV 
per la Costituzione e la democrazia


L’ANPI ha lo scopo di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”.
[Statuto Nazionale dell’ANPI, art. 2, lettera m]


Il 9 dicembre 2013 Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati arrestati con l’accusa di “attentato con finalità terroristiche” per aver partecipato a una passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte, durante la quale è stato danneggiato un compressore.
Nessun poliziotto o addetto ai lavori è stato in alcun modo ferito.

Si tratta di quattro giovani che credono in quello che fanno e che hanno deciso di lottare per un futuro migliore, che hanno scelto da che parte stare: quella della difesa del proprio territorio contro un'opera inutile e contro chi ogni giorno stravolge la Costituzione e calpesta i diritti dei cittadini.

Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò hanno scelto di stare dalla parte della libertà e della giustizia.

L'accusa che viene portata avanti contro di loro è quantomeno insensata e alquanto grave, a nostro parere, e denota quanto l'emergenza democratica nel nostro paese sia più viva che mai.

Ci chiediamo infatti perché montare questa accusa su reati che prevedono già una pena in sé specifica, ovvero il danneggiamento. Forse perché nel resto del mondo e anche in Italia, come la nostra storia ci insegna, il reato di terrorismo è utilizzato dalla potere costituito per criminalizzare attività politiche che ben poco hanno a che fare con questo reato.
La parola che ci viene in mente è ancora una volta: REPRESSIONE.

Troppo spesso, chi si riempie la bocca di  parole come Resistenza, antifascismo e libertà, ogni 25 aprile, è poi il primo che porta avanti le misure repressive contro un legittimo movimento antifascista e popolare, nato dal basso, per la difesa del proprio territorio.

Rileviamo che ormai troppo spesso vengono date, ai movimenti che difendono i territori e i beni comuni, risposte di natura repressiva, in cui le denunce, gli arresti e le pene pecuniarie sono le uniche interlocuzioni che si hanno, intervenendo così pesantemente su un’espressione sociale garantita dalla nostra Costituzione: la manifestazione del dissenso.

Segnaliamo una deriva che molto ha a che fare con la crisi democratica che questo paese sta attraversando. Questo ha sicuramente anche a che fare con la distanza abissale tra la volontà dei cittadini e gli interessi del mercato che, spesso, una larga parte delle istituzioni difende come priorità.

Condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l'informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all'estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità, sulla paura, sulla disgregazione sociale e sulla frammentazione del fronte antifascista.

Denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di alcuni settori delle istituzioni.

Noi riteniamo che sia dovere dell'ANPI sostenere, appoggiare e schierarsi al fianco di chi, come il Movimento NO TAV, si batte per il progresso, anima il territorio, i diritti, la libertà, la Costituzione, contro chi devasta il paesaggio, ordina e pratica l'occupazione militare del territorio e criminalizza i movimenti, a livello nazionale stravolge la Costituzione e demolisce i diritti dei lavoratori, sacrificando sull'altare del capitalismo finanziario globale le conquiste sociali di oltre un secolo di lotte popolari e l'identità antifascista della Repubblica, sorta grazie alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo.

Con la nostra partecipazione, vogliamo segnalare la nostra vicinanza a tutti i compagni e le compagne che, a vario titolo, vengono colpiti da provvedimenti giudiziari iniqui e sproporzionati solo perché si battono in difesa dei beni comuni.

L'ANPI sta dalla parte di chi lotta per il progresso e i diritti costituzionali, l'ANPI si schiera contro la repressione e la criminalizzazione del dissenso!

Sabato 10 maggio 2014, manifestazione a Torino
ritrovo in piazza Adriano h 14.00
con bandiere partigiane

Solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò!
Ora e sempre Resistenza!


Primi firmatari:

Direttivo Sezione A.N.P.I. "G. Peirolo - F. Ferrario" Bussoleno - Foresto –Chianocco (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. "G. Perotti MAVM - A. Appendino" di Torino, Nizza Lingotto (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. “68 Martiri”  Grugliasco (TO)


giovedì 1 maggio 2014

L'ANPI contro la repressione e l'autoritarismo al corteo del 1° Maggio a Torino


Grugliasco, 1° maggio 2014

E se vi siete detti non sta succedendo niente
le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente (...)
se avete preso per buone le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.
[La canzone del maggio, Fabrizio De André]


L'ANPI contro la repressione e l'autoritarismo al corteo del 1° Maggio 2014

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco esprime solidarietà a tutte le compagne e i compagni aggrediti violentemente durante la manifestazione del 1° maggio a Torino da forze dell'ordine e governative sempre più lontane dallo spirito democratico della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista.

Rileviamo che manifestanti e cittadini torinesi, persone comuni di ogni età e provenienza, sono intervenuti in difesa dei diritti costituzionali e della libertà di espressione, intonando all'unisono la canzone partigiana Bella Ciao, isolando e allontanando gli aggressori.

Condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l'informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all'estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità, sulla paura, sulla disgregazione sociale e sulla frammentazione del fronte antifascista.

Denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di alcuni settori delle istituzioni.

L'ANPI sostiene organizzazioni, movimenti e cittadini che in ogni luogo e in ogni contesto oppongono resistenza alla repressione e lottano per la libertà, la giustizia e la Costituzione, contro ogni rigurgito autoritario e neofascista.

Ora e sempre Resistenza!



Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco