lunedì 16 novembre 2009

Comunicato dall'ANPI Provinciale di Salerno



Abbiamo ricevuto questo comunicato dell'ANPI Provinciale di Salerno in data 15 Novembre


Comunicato dall'ANPI Provinciale di Salerno

alle organizzazioni sindacali,
alle associazioni laiche e religiose,
alle forze politiche, alle istituzioni,
a quanti hanno a cuore la dignità dell'essere umano.


10 Novembre 2009: La stagione del raccolto nelle campagne della Valle del Sele e’ finita. Accampati come bestie, mille giovani, per lo più provenienti dal Marocco e sfruttati per 11 mesi nell’agricoltura, temono l'arrivo della forza pubblica.

11 Novembre alle 8.30, centinaia di agenti di polizia e carabinieri hanno reso esecutivo lo sgombero dei 14 ettari dell’area di San Nicola in Varco, che si trova nel cuore della Piana del Sele, ad Agro Eboli, in provincia di Salerno. Il campo di San Nicola in Varco, dove piu' di mille lavoratori immigrati vivevano in condizioni disumane, esisteva da una decina di anni, fonte di arricchimento, miniera d'oro perche' serbatoio di manodopera quasi gratis.
La domanda e': perche' lo si sgombera solo oggi? Per motivi umanitari? Qualcuno si e' ricordato di queste persone?

Ma nessuno pensa al destino di questi lavoratori, con o senza permesso di soggiorno, che lavorano, al nero e sotto caporalato, anche per 14 ore al giorno per pochi euro. Molti lavoratori, allarmati già da ieri, avevano lasciato il campo in cui vivevano, quasi 200 sono rimasti perché non hanno altro posto in cui andare. Una parte è già in questura, molti rischiano di finire nei Centri di Identificazione ed Espulsione, colpevoli solo di lavorare.

12 Novembre, le forze dell'ordine si sono recate a Sicigniano dove il Sindaco aveva messo a disposizione una struttura per due giorni per l'accoglienza dei lavoratori di San Nicola Varco ed hanno portato in questura circa 20 persone, tra irregolari e colpevoli di crimini comuni.
Nei campi della piana del Sele centinaia di lavoratori migranti sono dispersi senza dimora, dormono in capanne o all'aperto. Saranno nuovamente ingaggiati dai caporali e trattati come schiavi, come sempre accaduto in questi anni. Le istituzioni, tutte, sono latitanti.
Nessuno, tranne la CGIL, l'ARCI, e altre associazioni umanitarie, si preoccupa di trovare una soluzione alla ``diaspora'' e alle condizioni, se possibile, ancora piu' disumane in cui centinaia di uomini si trovano.
Prefetto e Questore sono obbligati ad applicare la legge per i migranti irregolari.
Non possono non farlo, per legge. Nessuno chiede loro di venir meno al loro dovere.
Evidentemente nessuna istituzione e' pero' obbligata, per legge, a preoccuparsi della salute, della dimora, dei diritti di questi uomini. Per loro la carta dei diritti dell'uomo dell'ONU e la nostra Costituzione e' carta straccia.

13 Novembre. In mattinata presidio davanti alla Prefettura. Una delegazione viene ricevuta dal Prefetto e dal Questore. La delegazione non chiede loro di venir meno al loro dovere. Ci mancherebbe, la legalita' deve essere garantita.
L'illegalita' perseguita. Sempre. Anche nei confronti dei caporali e degli sfruttatori. La riunione dura piu' di due ore. Preso atto della disponibilita'
del Prefetto e del Questore, ci si lascia con l'obiettivo comune di promuovere in tempi brevi un ``tavolo'' per affrontare i problemi urgenti posti dalla "diaspora" nella piana del Sele. In ballo c'e' la responsabilita', che sara' di tutti, nessuno escluso: o si guadagna la fiducia dei migranti, o li si consegna alla delinquenza organizzata, a sfruttatori e caporali.

Resta la domanda: perche' non si e' proceduto allo sgombero del campo di San Nicola in Varco in tutti questi anni? cosa lo impediva? perche' solo oggi?
E' vero che nel terreno adiacente deve nascere il "Cilento Village", il più grande Outlet del mezzogiorno?


Comitato provinciale ANPI Salerno

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