lunedì 24 novembre 2014

 
 
PARTIGIANI SEMPRE: ISCRIVITI ALL'ANPI GRUGLIASCO!
Apertura tesseramento ANPI 2015


Sabato 29 Novembre
h 10.00-12.00
Gazebo ANPI al mercato di Grugliasco
(lato sud zona via Tiziano Lanza)

Tutti in piazza con le nostre radici: Antifascismo, Resistenza, Costituzione.

Iniziano gli appuntamenti pubblici che rilanciano l'A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia a Grugliasco, in occasione del 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo 1945-2015: la memoria batte nel cuore del futuro!

L'ANPI non scomparirà con la morte dell'ultimo Partigiano, perché gli uomini passano ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini.

In questi ultimi anni tanti cittadini hanno aderito all'ANPI: pur non avendo partecipato alla Resistenza per ragioni anagrafiche, ne condividono spirito e valori sanciti nella Costituzione italiana, portando avanti l'impegno civile per trasmettere la memoria storica della Resistenza e i valori dell'antifascismo, anche nelle scuole.
Figli e nipoti di Partigiani, cittadini impegnati nelle associazioni del territorio, rappresentanti delle istituzioni locali, lavoratori e delegati sindacali impegnati nelle aziende grugliaschesi, insegnanti, studenti delle scuole superiori e dell'Università: l'ANPI è diventata una grande famiglia di sana e robusta Costituzione!
Al gazebo sarà possibile iscriversi all'ANPI; ricevere notizie sull'attività della Sezione, dell'ANPI Provinciale e Nazionale; trovare informazioni sulla riforma della Costituzione a cui l'ANPI si oppone; trovare informazioni su modalità e strumenti della lotta contro il neofascismo oggi; conoscere i volontari dell'ANPI e comprendere com'è cambiata l'Associazione in questi anni; prendere visione di fotografie storiche di Grugliasco.

Scegli da che parte stare: iscriviti all'ANPI!

Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti”.
[Primo Levi, cittadino torinese sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti]

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