lunedì 28 dicembre 2009

I Sette Fratelli Cervi fucilati 66 anni fa dai fascisti



Ricordiamo con questa canzone i Sette Fratelli Cervi, fucilati il 28 Dicembre 1943 dai fascisti:
- informazioni su Wikipedia
- informazioni sul sito Anpi Nazionale
- sul sito del Museo Cervi di Gattatico (RE)


"La pianura dei sette fratelli"
dei Gang, 1995

E terra e acqua e vento,
non c’era tempo per la paura
nati sotto la stella
quella più bella della pianura,
avevano una falce
e mani grandi da contadini
e prima di dormire
un padre nostro
come da bambini.

Sette figlioli sette
di pane e miele
a chi li do
sette come le note
una canzone gli canterò.
E pioggia e neve e gelo
e fola e fuoco insieme al vino
e vanno via i pensieri,
insieme al fumo su per il camino.

Avevano un granaio,
e il passo a tempo
di chi sa ballare
di chi per la vita
prende il suo amore
e lo sa portare.

Sette fratelli sette
di pane in miele,
a chi li do
non li darò alla guerra
all’uomo nero non li darò.

Nuvola lampo e tuono,
non c’è perdono per quella notte
che gli squadristi vennero
e via li portarono coi calci e le botte.

Avevano un saluto,
e degli abbracci quello più forte
avevano lo sguardo
quello di chi va incontro alla sorte.

Sette figlioli sette,
sette fratelli
a chi li do
ci disse la pianura
questi miei figli
mai li scorderò.

Sette uomini sette
sette ferite
e sette solchi
ci disse la pianura
i figli di Alcide
non sono mai morti.

In quella pianura,
da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno
e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi.

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