giovedì 17 marzo 2016

ANPI contro la repressione: solidarietà a militanti NO TAV e studenti antifascisti


Grugliasco, 17 marzo 2016

L'A.N.P.I. CONTRO LA REPRESSIONE:
SOLIDARIETÀ A MILITANTI NO TAV E STUDENTI ANTIFASCISTI


E se vi siete detti non sta succedendo niente
le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente (...)
se avete preso per buone le "verità" della televisione

anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.

[La canzone del maggio, Fabrizio De André]


In continuità e coerenza con le nostre scelte e le nostre posizioni espresse negli anni, esprimiamo la nostra fraterna solidarietà:

  • a tutte le compagne e i compagni che lottano per i diritti e i contenuti espressi dalla Costituzione contro la riduzione di ogni spazio di democrazia, a tutti i compagni e le compagne che vengono colpiti da provvedimenti giudiziari iniqui e sproporzionati solo perché si battono in difesa dei diritti e dei beni comuni;

  • alle compagne e ai compagni di scuole superiori e Università che in molte occasioni hanno difeso la Costituzione e la memoria dei Caduti per la Libertà, contrastando in modo attivo gruppi appartenenti alla destra neofascista torinese che tentano di infiltrarsi nelle sedi scolastiche e universitarie di Torino per diffondere la loro propaganda razzista e nazionalista.
Per queste “colpe”, anche diversi iscritti A.N.P.I. sono attualmente bersaglio di una violenta repressione politica, giudiziaria e mediatica.


Apprendiamo inoltre con preoccupazione che sarebbe stato rinvenuto nuovamente materiale di propaganda e celebrazione del nazifascismo in alcuni uffici delle forze dell'ordine: calendari fascisti, manifesti inneggianti a Mussolini, ritratti e busti del Duce, bandiere con croci celtiche e tricolori con l'aquila nera della RSI, stato vassallo del Terzo Reich nazista responsabile della deportazione di ebrei e antifascisti verso i campi di sterminio.


Senza generalizzare, occorre riflettere sulla natura e sul ruolo che oggi svolgono i neofascisti e sulla complicità che troppo spesso le forze dell'ordine offrono loro, anche con abusi nei confronti degli Antifascisti, come accaduto a Genova nei giorni del G8 del 2001 e come avviene oggi in Val Susa: invitiamo quanti all'interno delle istituzioni e delle stesse forze dell'ordine non si riconoscono in queste pratiche a fare la propria parte per contrastare questa deriva che niente ha a che fare con la democrazia e la Costituzione.


Anche il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) ha condannato le modalità antidemocratiche con cui in Italia e in Europa viene portato avanti il sistema delle grandi opere: nella sentenza ha affermato che in Val Susa sono stati violati i diritti fondamentali dei cittadini all’informazione e alla partecipazione, sono state disattese numerose convenzioni internazionali, c’è stata un’impropria criminalizzazione del movimento di opposizione e una inammissibile militarizzazione del territorio. Il TPP ha inoltre invitato a porre fine all’occupazione militare della Val Susa.


La criminalizzazione del Movimento NO TAV e degli studenti antifascisti si inserisce in un contesto più ampio di una preoccupante deriva antidemocratica, che definisce eversivi e terroristi tutti coloro che si battono per un modello di sviluppo diverso, più sostenibile, più umano, e ha la stessa matrice reazionaria che oggi si manifesta attraverso i continui e violenti attacchi alla Costituzione, portati avanti in questi mesi dal Governo e dal Parlamento per assecondare soggetti non democratici come la J.P. Morgan, che attribuiscono alle Costituzioni antifasciste la causa della crisi in Europa, quindi nella Costituzione italiana un ostacolo da abbattere, per sostituire definitivamente la democrazia con il mercato quale unico regolatore dei rapporti tra le persone.


Noi dell'A.N.P.I. condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l'informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all'estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità e sulla paura.

Noi dell'A.N.P.I. denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di vasti settori delle istituzioni e delle forze dell'ordine sempre più lontane dallo spirito democratico della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista.


L'A.N.P.I. sostiene organizzazioni, movimenti e cittadini che in ogni luogo e in ogni contesto oppongono resistenza alla repressione e lottano per la libertà, la giustizia e la Costituzione, contro ogni rigurgito autoritario e neofascista.


L'A.N.P.I. sta dalla parte di chi lotta per il progresso e i diritti costituzionali, si schiera contro la repressione e la criminalizzazione del dissenso e a fianco di tutti coloro che oggi lottano con lo spirito proprio della Guerra di Liberazione e per la concreta realizzazione di una società altra e possibile. 
 

ORA E SEMPRE RESISTENZA! 
 

Il Comitato di Sezione dell’A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco

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