venerdì 5 ottobre 2012

La memoria non si cancella: da Grugliasco a Sant'Anna la Resistenza continua!




Grugliasco, Venerdì 5 Ottobre 2012

La memoria non si cancella, la Resistenza continua!

Nell’agosto 1944, 560 civili furono massacrati dalle forze nazifasciste in quello che è passato alla storia come l’eccidio di Sant'Anna di Stazzema.
La strage di donne, bambini e anziani si poté compiere perché la popolazione era totalmente indifesa, in quanto constava di sfollati delle zone limitrofe e non comprendeva, come invece fu inverosimilmente dichiarato dal comando nazista, partigiani o combattenti delle forze di resistenza all’occupazione tedesca e alla dittatura fascista.

Il procedimento contro i colpevoli di tale atto inumano è stato possibile solo dopo cinquant’anni, da quando venne scoperto e portato alla luce il cosiddetto “armadio della vergogna” che comprendeva 2.274 stragi nazifasciste avvenute in Italia e tenute nascoste affinché non fossero individuati i responsabili.
Riprendendo la sentenza del Tribunale Militare di La Spezia del 2005, la Corte di Cassazione, con sentenza definitiva del 2007, ha condannato all'ergastolo dieci ex SS della 16 SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer SS" tra cui l'ufficiale Gerhard Sommer e i sottufficiali nazisti Georg Rauch e Karl Gropler.
Alla sentenza italiana, purtroppo, non si è affiancata quella tedesca in quanto la Procura di Stoccarda, il 1° ottobre 2012 ha archiviato l'inchiesta poiché, secondo i magistrati tedeschi, non risulta più possibile stabilire il numero esatto delle vittime.

Come militanti antifascisti dell’A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, custode della memoria della Resistenza al nazifascismo e guardiana della Costituzione della Repubblica, la nostra condanna alle stragi nazi-fasciste compiute in Italia durante il secondo conflitto mondiale – iniziato e alimentato dagli stessi nazifascisti – è sempre stata e continuerà ad essere ferma, netta e irremovibile, poiché la storia non può essere modificata dai tribunali e nemmeno stravolta in base agli equilibri politici o internazionali del momento.

Il nostro lavoro continuerà ad essere concentrato sulla necessità di mantenere viva la memoria di questi tragici eventi, trasmettendola alle nuove generazioni di ogni epoca e alle scuole di ogni ordine e grado, anche prescindendo le conclusioni dei tribunali, basandoci sulle testimonianze, sui documenti, sui ricordi e sulla sofferenza procurata da questi atti inumani.

La Sezione ANPI “68 Martiri” di Grugliasco esprime profondo sgomento per quanto sancito dalla Procura tedesca e abbraccia i parenti delle vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, sentendosi oltremodo accomunata dal dolore di una strage che anche la nostra cittadina conobbe all’alba del 30 aprile 1945 per mano nazifascista.

Noi Partigiani, Patrioti e antifascisti di Grugliasco rinnoviamo il nostro sostegno al riconoscimento della causa di tutte le vittime delle stragi nazifasciste e il nostro incoraggiamento a non cedere allo scoramento provocato da un’ingiustizia subita.

La memoria non si cancella, la Resistenza continua.

il Comitato di Sezione
ANPI “68 Martiri” Grugliasco

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