sabato 16 gennaio 2010

ANPI Nazionale: a Pecorara (PC) cancellata Piazza 25 Aprile



Comunicato dell'ANPI Nazionale

A Pecorara, comune della provincia di Piacenza, luogo simbolo della Resistenza al nazifascismo, il sindaco Franco Albertini ha cancellato Piazza 25 Aprile.
Un affronto a quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà, alla Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, all’Italia tutta, che su queste radici ha costruito la democrazia. Un affronto che non ha assunto il dovuto rilievo nazionale, fatto che denunciamo con forza: è in corso un attacco senza precedenti ai valori e ai principi che fondano la nostra convivenza civile, la nostra Repubblica. Chiudere gli occhi è irresponsabile.
L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nel richiamare tutti i democratici ad associarsi alla sua denuncia e a mobilitarsi con opportune iniziative, chiede l’immediata revoca di questo vergognoso provvedimento.

ANPI - Comitato Nazionale
ANPI - Comitato Provinciale di Piacenza


La solidarietà di Articolo 21

“Raccogliamo e facciamo nostro l’appello dell’ANPI e chiediamo a tutti i media nazionali di illuminare a giorno questa vicenda che non può essere derubricata a fatterello marginale perché questo è un episodio non isolato ma corrisponde purtroppo allo spirito dei tempi, alla volontà di spiantare il ricordo del 25 aprile e dileggiare la resistenza e l’unità antifascista che sono valori fondanti della nostra Costituzione”. Lo affermano Giuseppe Giulietti e Federico Orlando, portavoce e presidente di Articolo21. “Chiediamo ai media di raccontare questa vicenda e di non cancellarla e siamo sicuri che il ministro degli Interni vorrà vigilare e fare tutti i passi affinché questo scempio non si compi. Articolo 21 ha deciso di invitare all’assemblea nazionale di Acquasparta che si terrà il 22-23-24 gennaio i rappresentanti dell’ANPI per concordare opportune iniziative”.


Comunicato dell'ANPI Provinciale di Piacenza

Il XXV Aprile è un anniversario e un nome gioioso, perché ricorda la fine della seconda guerra mondiale, la sconfitta della Germania nazista, la soppressione del fascismo, il ritorno della pace e della libertà. Ma è anche un nome che ci invita a ricordare le distruzioni, sofferenze e lutti immani, in cui l'Europa era stata precipitata dalla volontà di potenza e dalle pulsioni di violenza di movimenti e regimi politici totalitari e razzistici. Ed è infine un nome posto a doverosa memoria e riconoscenza di chi in quel tempo ha sentito il dovere ed ha avuto il coraggio in quel tempo di mettere volontariamente a rischio la propria vita per fronteggiare e debellare la barbarie.
A valorizzare il XXV Aprile, onorando la memoria dei combattenti e dei caduti del proprio territorio, dovrebbero quindi essere innanzitutto coloro che oggi presiedono ad istituzioni pubbliche fondamentali della nostra democrazia, cioè gli amministratori dei Comuni. La nostra Anpi infatti ne ha sempre ricercato l'intesa e la collaborazione per le innumerevoli iniziative che promuove.
Anche l'annuale manifestazione a Pecorara l'abbiamo sempre organizzata in collaborazione con il Comune, senza badare alla caratterizzazione partitica degli amministratori. Proprio il territorio del comune di Pecorara fra l'altro è stato uno dei punti focali della lotta partigiana in provincia di Piacenza. Ha ospitato le prime bande di resistenti ed è poi diventata la sede del Comando e dei servizi logistici della più grande formazione partigiana piacentina, la Divisione Piacenza del comandante Fausto. Gli aerei degli alleati anglo-americani vi hanno effettuato diversi lanci di materiali, destinati anche ai partigiani pavesi. Anche in conseguenza di questa intensa presenza di forze della Resistenza, quello di Pecorara è stato inoltre un territorio soggetto a pesanti incursioni e rastrellamenti delle forze militari nazifasciste. Con rischi, paure e sofferenze per tutta la popolazioni e molti caduti partigiani: almeno venticinque, fra i quali il capo della missione alleata incaricato dei collegamenti radio, il lucchese Manfredo Bertini, alla cui memoria è stata poi conferita la medaglia d'oro al valor militare.
E non per caso il cappellano dei partigiani piacentini, don Giovanni Bruschi, ha voluto essere sepolto nel cimitero di Pecorara.
Riteniamo pertanto che gli amministratori comunali di Pecorara, di ogni parte politica, dovrebbero essere orgogliosi del contributo del proprio territorio e dei propri cittadini alla lotta di Liberazione e dovrebbero di conseguenza essere impegnati a preservarne la memoria. Abbiamo quindi appreso quasi con incredulità la notizia che l'attuale sindaco, Franco Albertini, ha fatto approvare dalla sua giunta la cancellazione dalla toponomastica comunale di Piazza XXV Aprile, cioè del nome che in passato l'amministrazione aveva attribuito a una delle due piazzette che si era riusciti a delimitare fra le costruzioni del vecchio abitato di Pecorara.
L'Anpi giudica e denuncia tale decisione come un atto di inaudita violenza nei confronti della memoria e della storia. E ricorda che è caratteristico solamente dei regimi di potere totalitari e dispotici l'uso di cancellare certi nomi dai libri e dalla toponomastica nel tentativo di abolire i fatti storici non graditi.
Le motivazioni pretestuose e le modalità in violazione di legge della decisione ne evidenziano ulteriormente la natura prevaricatrice. Il sindaco Albertini dichiara infatti che si è voluto cambiare nome alla Piazza XXV Aprile per valorizzare un personaggio che ha dato lustro a Pecorara. Ma al cardinale Iacopo in questione - il cui rapporto con il territorio di Pecorara consisterebbe nell'esserne stato, nel XIII secolo, titolare di diritti e prebende feudali - è già intitolata l'altra piazzetta del capoluogo, quella più significativa perchè vi si trovano il Municipio e la Chiesa parrocchiale. Inoltre, come è stato fatto rilevare dalla minoranza consiliare di Pecorara, la fretta di cancellare "Piazza XXV Aprile" ha portato la giunta ad assumere un atto illegittimo. La vigente normativa di legge non permette infatti che i nomi delle vie e delle piazze, considerate un bene culturale pubblico, possano essere cambiati semplicemente al mutare del colore politico delle giunte. Sono indispensabili ineccepibili motivazioni da parte dell’Amministrazione ed il consenso della Soprintendenza regionale ai Beni Culturali.
Pertanto, l'Anpi di Piacenza difenderà anche sul terreno del diritto la permanenza a Pecorara di Piazza XXV aprile, ma innanzitutto sollecita un pronunciamento e un impegno a difesa della memoria e dei valori della Resistenza antifascista e della lotta d Liberazione, rivolgendosi a tutte le forze che si riconoscono nella Costituzione della nostra Repubblica, che da quei valori è nata. A tal fine questa presa di posizione sarà inviata a tutti i Sindaci della provincia e agli altri rappresentanti delle istituzioni pubbliche democratiche.
Vogliamo, però, anche rivolgerci direttamente al sindaco Albertini e agli altri uomini che reggono l'amministrazione del Comune di Pecorara. Se è effettivamente vero, come dichiarato, che l'intenzione non era quello di cancellare il significato del 25 Aprile, e se la decisione presa è la conseguenza di una qualche improntitudine di un sindaco nato, come ha voluto precisare, nel 1966, e quindi non particolarmente attento alle sensibilità di chi ha vissuto e combattuto il fascismo, ebbene si lasci allora che la deliberazione illegittima assunta decada senza effetti, si eviti di coinvolgere in polemiche le previste iniziative attorno alla figura del cardinale Jacopo, lasciando alla memoria dell'alto prelato la piazza che già porta il suo nome e la Piazza XV Aprile alla memoria dei più recenti protagonisti della vittoriosa lotta di Liberazione. Siamo certi che in tal In tal modo gli amministratori comunali di Pecorara rappresenteranno meglio anche i sentimenti dei loro concittadini che ad esempio, solo pochi mesi fa, il 26 luglio scorso, con l'apposizione di un targa in marmo nel centro abitato di Cicogni, hanno voluto ravvivare la memoria di tre ragazzi italiani uccisi dai nazifascisti - Alfio Anastasi originario di Arcireale, Sunter Foglia di Trivero di Vicenza, Tarcisio Gamba di Mazzo di Valtellina - incidendo sulla targa "Qui morirono per la libertà e l'onore del nostro Paese".
L'Anpi di Piacenza nel calendario delle sue iniziative per questo 2010 ha ipotizzato di caratterizzare la manifestazione commemorativa dei caduti partigiani nel comune di Pecorara, che tradizionalmente si tiene nel mese di maggio, con un convegno interprovinciale rivolto a ripercorrere storicamente l'insieme degli eventi della Resistenza che nel territorio di Pecorara hanno avuto il loro fulcro, esaminando anche aspetti critici di tali eventi. Prossimamente avremmo avanzato la nostra proposta al sindaco Albertini, per concordarne i particolari e realizzarla in collaborazione con il Comune. Ci auguriamo che la cosa possa ancora avvenire. Ma se si persiste nella decisione di cancellare Piazza XXV Aprile, nessun rapporto nostro sarà più possibile con questa compagine amministrativa e nel contempo compiremo ogni sforzo perché nella prevista scadenza di maggio proprio in tale piazza si tenga una grande manifestazione interprovinciale degli antifascisti e democratici.

Piacenza, 16 gennaio 2010
La Presidenza dell’ANPI di Piacenza

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