martedì 29 luglio 2014

Il Comandante Partigiano Gino Cattaneo è partito per l'Ultimo Viaggio: GINO PRESENTE!




Gino Cattaneo ospite dell'Assemblea di Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco il 15 maggio 2011.


Grugliasco, 29 Luglio 2014

GINO PRESENTE: UN ESEMPIO PER I GIOVANI

La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco rende onore al Comandante Partigiano Gino Cattaneo, nome di battaglia "Gino", Comandante della Divisione Matteotti "Tre Confini" poi rinominata "Renzo Cattaneo" proprio in memoria di suo fratello Renzo, fucilato a 16 anni dai nazifascisti a Moncalieri il 27 luglio 1944 e insignito di Medaglia d'Oro al valor Militare.

Ci stringiamo attorno a familiari e compagni in questo momento di dolore.

Nato nel 1921 da famiglia antifascista, ha partecipato valorosamente alla Resistenza partigiana contro i nazifascisti, nella quale si è distinto per la sua capacità di guida militare e in particolare per le sue qualità carismatiche e umane.

Ha preso parte alla Liberazione della città di Torino nei giorni dell'insurrezione d'aprile 1945.

Gino Cattaneo ha tenuto con i suoi uomini il picchetto militare d'onore durante il funerale dei 68 Martiri di Grugliasco e Collegno il 2 maggio 1945.

Si è sempre impegnato nel rafforzare la Repubblica democratica e le sue fondamenta antifasciste, tanto nella vita politica e istituzionale di Collegno quanto nella militanza antifascista dell'ANPI, in cui ha ricoperto anche il ruolo di Presidente del Comitato Provinciale di Torino fino al 2011.

Per tutta la vita si è dedicato a fondo nella trasmissione della storia e dei valori della Resistenza e per la diffusione dei principi della Costituzione repubblicana: attraverso la sua intensa attività di testimone, ha incontrato decine di migliaia di studenti e di giovani, alcuni dei quali in questi ultimi anni hanno potuto aderire all'ANPI e affiancarlo per proseguire la memoria partigiana.

Nell'ANPI ha avuto anche un ruolo fondamentale nello sviluppo della Nuova Stagione dell'ANPI: dapprima critico nei confronti dell'apertura dell'Associazione ai non Partigiani, si è poi convinto del positivo sviluppo del coinvolgimento dei giovani nell'ANPI, anche grazie alla straordinaria esperienza di rinnovamento della nostra Sezione che lui ha conosciuto e seguito da vicino.

Noi dell'ANPI di Grugliasco lo abbiamo spesso coinvolto e invitato alle nostre iniziative, nelle quali è stato sempre molto apprezzato per la sua semplicità e la sua umiltà, soprattutto dai giovani militanti dell'ANPI che ne hanno tratto insegnamento politico e morale.

Il Comandante Gino Cattaneo è stato e sarà sempre un positivo esempio di impegno e di lotta per le nuove generazioni di ogni tempo.

La delegazione della nostra Sezione ANPI sarà presente con bandiere e foulard per salutare e rendere onore al Partigiano e Comandante Gino Cattaneo, ricordando la sua scelta giovanile ribelle e di libertà con la partecipazione alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo 1943-1945, scelta di Resistenza che ha portato alla conquista della libertà, della Repubblica, della Costituzione, delle istituzioni democratiche, dei diritti civili e dei lavoratori.

Le bandiere dei Partigiani d'Italia accompagneranno il compagno Gino Cattaneo.

GINO: PRESENTE!

il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco


Il picchetto militare d'onore dei Partigiani della Divisone Matteotti "Renzo Cattaneo" al funerale dei 68 Martiri di Grugliasco e Collegno, 2 maggio 1945. Il Comandante Gino Cattaneo, riconoscibile dagli occhiali e dal saluto militare, è al centro della foto.
 



Gino Cattaneo Grugliasco tiene il suo intervento all'Assemblea di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco del 7 luglio 2012. Al suo fianco, a destra il Presidente del Comitato Provinciale ANPI di Torino Diego Novelli e a sinistra il Vicepresidente vicario della nostra Sezione, Fulvio Grandinetti.




Gino Cattaneo a Collegno il 30 aprile 2011 in occasione della commemorazione dei 68 Martiri di Grugliasco e Collegno. Gino è al centro, tra i sindaci delle due città in fascia tricolore. Numerosi i giovani militanti antifascisti della Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco presenti.


sabato 12 luglio 2014

Ora e sempre Resistenza n° 1: Trasmettere oggi storia e valori della Resistenza




La Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco organizza il ciclo di incontri:
ORA E SEMPRE RESISTENZA
Attualità dell'antifascismo e pratica della democrazia

1° incontro: Trasmettere oggi storia e valori della Resistenza

Giovedì 17 Luglio 2014 h 21.15
Grugliasco, via La Salle 4 - sede ANPI 2° piano


Evento Facebook: Ora e sempre Resistenza n°1

La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco organizza un ciclo di incontri e dibattiti, proseguendo il percorso di formazione rivolto a iscritti e militanti sia sul piano storico e sia sul piano politico.

L'obiettivo è confrontarsi con persone e soggetti antifascisti diversi, approfondendo temi quali l'attualità dell'antifascismo, la crisi della democrazia, l'attuazione della Costituzione, la trasmissione dei valori della Resistenza alle future generazioni di ogni tempo, la tutela dei diritti civili e dei beni comuni, per comprendere meglio il senso dell'essere partigiani oggi.

NEL PRIMO INCONTRO:
vogliamo approfondire come trasmettere in modo efficace la storia e i valori della Resistenza, anche alla luce dei grandi cambiamenti avvenuti nella comunicazione e nel rapporto tra le generazioni, a partire dall'esperienza di alcuni compagni che in questi anni sono stati coinvolti nelle attività con le scuole.

Ne parliamo con:
- Fulvio Gambotto, insegnante dell'Istituto Spinelli di Torino
- Angelo Boccalatte, componente del Comitato ANPI Provinciale di Torino


Coordina: Fulvio Grandinetti, Vicepresidente ANPI "68 Martiri" Grugliasco

"Tocca a noi essere impegnati in una lotta continua verso un modo di distorcere la storia, sempre più per calcoli solo politici, modalità ben presente nel nostro panorama editoriale e nelle scuole italiane".
[Tino Casali, Vicepresidente del Comitato Nazionale ANPI, 2006]


L'iniziativa si svolge nell'ambito del 70° anniversario della Resistenza e della Nuova Stagione dell'ANPI.

giovedì 10 luglio 2014

Basta con il genocidio a Gaza. Palestina libera subito. Restiamo umani.





"Vivere nell'ombra dell'olocausto ed aspettarsi di essere perdonati di ogni cosa che fanno, a motivo della loro sofferenza passata, mi sembra un eccesso di pretese. Evidentemente non hanno imparato molto dalla sofferenza dei loro genitori e dei loro nonni... quello che sta accadendo in Palestina è un crimine che possiamo paragonare agli orrori di Auschwitz. "
[José Saramago]

"L'attuale governo di Israele è un governo ultra-reazionario, razzista, ideologicamente orientato a negare ai palestinesi dignità e identità. Il mondo si è reso conto che nel cuore di Israele sono germinati dei fascisti, carichi di odio e violenza: il governo ha dato a fascisti e nazionalisti religiosi la legittimità di crescere dentro Israele. La prima cosa da fare è che Israele ponga fine all'occupazione e alla guerra. È una mentalità colonialista, la prima responsabilità del colonialismo è non riconoscere pari dignità a un altro".
[Moni Ovadia]

"Lasciate i carnefici, scendete dal carro armato e venite ad abbracciare le vittime. Vi aspettiamo a braccia aperte. Restiamo umani."
[Vittorio "Vik" Arrigoni]

Grugliasco, 10 Luglio 2014

Basta con il genocidio a Gaza. Palestina libera subito. Restiamo umani.

La nostra Sezione ANPI ha affrontato la questione palestinese nel maggio 2011, durante l'iniziativa "Restiamo umani: Resistenza Palestinese + Freedom Flotilla 2", per sostenere la lotta del popolo palestinese e la solidarietà internazionale, rivolta in particolare alla popolazione di Gaza. Da quel giorno, quale simbolo di fratellanza, la bandiera palestinese ci accompagna nelle nostre iniziative e in particolare sfila al nostro fianco il 25 Aprile di ogni anno.
Come antifascisti, abbiamo il dovere di sostenere che il sionismo (cioè il nazionalismo ebraico, cosa diversa dalla religione ebraica) è in aperta e palese antitesi con l'antifascismo.
Lo Stato israeliano viola costantemente da decenni le risoluzioni ONU, commettendo palesi ed evidenti atti di imperialismo militare, politico ed economico ai danni del popolo palestinese.
Che senso ha ‘difendere’ il sionismo nella situazione attuale, dove con evidente disparità di mezzi e capacità di offesa, uno Stato limita le libertà collettive ed individuali di un intero popolo, in spregio ai più elementari principi del diritto internazionale?
Noi siamo appassionatamente antifascisti, ed antifascisti dell’oggi e nell’oggi, in un’ottica internazionale, come dovrebbe essere ogni antifascismo non puramente rituale e memoriale; ed è proprio da antifascisti che contestiamo il sionismo ed i suoi brutali effetti, che hanno portato alla segregazione e/o all’esilio dell’intera popolazione palestinese.
Si ponga immediatamente fine alla guerra, all'occupazione e allo sterminio attualmente in corso in Palestina, nel rispetto delle risoluzioni ONU e dei diritti umani universali.
Nel perenne ricordo del positivo esempio dell'esperienza praticata e vissuta dal compagno Vittorio "Vik" Arrigoni, da antifascisti diciamo no al sionismo, e ci auguriamo che trovi presto nell’ANPI pieno diritto di cittadinanza un dibattito non retorico e corretto sulla situazione di conflitto in Israele e nei Territori Palestinesi, nella piena consapevolezza che i sionisti di oggi al comando d'Israele non sono gli ebrei perseguitati di ieri, e che sia giunto il tempo di prenderne atto pubblicamente.
Noi antifascisti siamo al fianco dei popoli che in ogni tempo lottano per la propria dignità e libertà. Esprimiamo vicinanza e solidarietà al popolo palestinese.
L'Italia ripudia la guerra. Israele ponga immediatamente fine allo sterminio dei palestinesi, basta con il genocidio a Gaza.
Palestina libera subito.
Restiamo umani.

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

domenica 29 giugno 2014

Sui sentieri della 17° Brigata Garibaldi Felice Cima - verso il Col del Lys 1944-2014



Sui sentieri della 17° Brigata Garibaldi "Felice Cima"
Verso il Col del Lys 1944-2014

Giovedì 3 Luglio 2014 h 21.30
Grugliasco, via La Salle 4 - sede ANPI 2° piano


La Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco organizza una serata tematica sulla 17° Brigata d'Assalto Garibaldi "Felice Cima", zona di operazione Valle Susa e Col del Lys, proseguendo il percorso di formazione interna di iscritti e militanti, sia sul piano storico e sia sul piano politico.

La serata è anche preparatoria al 70° anniversario della strage nazifascista del Col del Lys del 2 luglio 1944, in cui furono uccisi 32 Partigiani della 17° Brigata che saranno commemorati ufficialmente domenica 6 luglio al Colle.

Vogliamo approfondire la storia e il ruolo della 17° Brigata d'Assalto Garibaldi "Felice Cima" durante la Guerra di Liberazione e allo stesso tempo confrontarci insieme sull'attualità dei valori della Resistenza, su come trasmetterli in modo efficace e sul senso dell'essere partigiani oggi.

Ne parliamo con Marco Sguayzer e Fulvio Gambotto, insegnanti che da anni accompagnano giovani e studenti sui sentieri resistenti del Col del Lys, a fianco dei Partigiani della 17° Brigata Garibaldi.

L'iniziativa si svolge nell'ambito del 70° anniversario della Resistenza e della Nuova Stagione dell'ANPI.

mercoledì 25 giugno 2014

Bianca Guidetti Serra è partita per l'Ultimo Viaggio

 
 
Compagne e compagni,

ieri ci ha lasciati Bianca Guidetti Serra, Donna, Partigiana, Avvocato, una compagna impegnata da sempre in difesa dei più deboli, degli ultimi, degli oppressi, dapprima nella Resistenza (con i Gruppi di Difesa della Donna) contro i nazifascisti e successivamente in numerose altre battaglie a favore dell'emancipazione femminile e il progresso civile della società.

"Al di là delle sue brevi esperienze istituzionali (deputata indipendente per Democrazia Proletaria 1987-90*; consigliere comunale indipendente con DP 1985-87; poi ancora con il PDS 1990-99), Bianca è stata una grande avvocata anche quando si è trattato di confrontarsi con i poteri forti: fu parte civile con i sindacati contro la Fiat per le schedature illegali dei dipendenti (unica, storica condanna penale della Fiat); fu difensore del Direttore del giornale Lotta continua Pio Baldelli contro il commissario Calabresi e fu parte civile nel processo contro i Frati Celestini di Prato, imputati di maltrattamenti nei confronti dei bambini a loro affidati. La ricordiamo anche per altri processi storici (banda Cavallero, banda XXII Ottobre, Brigate Rosse, Ipca di Ciriè, Eternit di Casale Monferrato) ma la gente la ricorderà soprattutto per la miriade di processi in difesa di militanti politici degli anni Sessanta-Settanta". [TG Valle Susa]

Un esempio eterno, valido per tutte le generazioni, di militanza politica, di lotta sociale e di rivendicazione dei diritti.

La camera ardente sarà allestita a Palazzo Civico (Torino), oggi mercoledì 25 dalle 15:00 alle 19:30 e giovedì 26 dalle 8:30 alle 14:00.

Seguirà giovedì 26 dalle 14:00 in Municipio, una commemorazione civile e alle 15:00 i funerali al Tempio crematorio del Cimitero monumentale di Torino.
La Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco si unisce al dolore della famiglia e dei compagni e sarà presente per l'ultimo saluto a Bianca con una propria delegazione.
Bianca Guidetti Serra: PRESENTE!
Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco


L'ultima battaglia di Bianca Guidetti Serra

Fonte: http://www.tgvallesusa.it/?p=9368

Bianca Guidetti Serra è stata l'avvocata dei deboli, delle minoranze, degli sfruttati, ha difeso operai, studenti, e minorenni che hanno subito abusi, ha lavorato per ottenere leggi moderne sull'adozione. È mancata stamane, alle 8,30, dopo lunga malattia a 95 anni nella sua casa di Torino che era stata anche il suo studio legale. Lo comunica il figlio Fabrizio Salmoni con la moglie Cecilia e la figlia Loretta Lisa.
Al di là delle sue brevi esperienze istituzionali (deputata indipendente per Democrazia Proletaria 1987-90*; consigliere comunale indipendente con Dp 1985-87; poi ancora con il Pds 1990-99), Bianca è stata una grande avvocata anche quando si è trattato di confrontarsi con i poteri forti: fu parte civile con i sindacati contro la Fiat per le schedature illegali dei dipendenti (unica, storica condanna penale della Fiat); fu difensore del Direttore del giornale Lotta continua Pio Baldelli contro il commissario Calabresi e fu parte civile nel processo contro i Frati Celestini di Prato, imputati di maltrattamenti nei confronti dei bambini a loro affidati. La ricordiamo anche per altri processi storici (banda Cavallero, banda XXII Ottobre, Brigate Rosse, Ipca di Ciriè, Eternit di Casale Monferrato) ma la gente la ricorderà soprattutto per la miriade di processi in difesa di militanti politici degli anni Sessanta-Settanta.
All’avvocatura era approdata nel 1947, dopo la Resistenza che l’aveva vista staffetta partigiana in Val di Susa e in Val Chisone; impegnata ad aiutare, con Ada Gobetti amici e conoscenti ebrei, considerati di “nazionalità nemica” dalla Repubblica Sociale italiana; e ancora come organizzatrice dei Gruppi di Difesa della Donna a Torino.
Quando sui muri di Torino apparvero i primi manifesti antisemiti, Bianca – con la più giovane sorella Carla (che avrebbe poi sposato Paolo Spriano), con Alberto Salmoni (che sarebbe, in seguito, diventato suo marito) e altri giovani – si mise metodicamente a strapparli. Forse in questa determinazione (che la polizia, per fortuna dei ragazzi, considerò soltanto un atto di vandalismo), giocò l’amicizia con Primo Levi. (Anpi)
Iscritta al Pci dal 1943, ne uscì nel 1956 a seguito dei fatti d’Ungheria e si dedicò quindi completamente all’attività professionale, pur sempre nell’ambito della più ampia sinistra italiana, da indipendente: si occupa con determinazione del diritto di famiglia e della tutela dei più deboli, dei minori e dei carcerati; è presente nelle fabbriche torinesi per assistere gli operai per conto della Camera del lavoro; negli anni Settanta combatte la battaglia contro le schedature politiche degli operai alla Fiat.
Nel maggio del 2009 intervistata dal  quotidiano «La Stampa» in occasione dei suoi 90 anni, le fu chiesto quale significato ebbe il processo, che la vide protagonista come parte civile, sulle schedature scoperte dall’allora pretore Guarianello – processo che si concluse con l’assoluzione degli imputati:
Io credo che un significato l’abbia avuto: quello di non accettare un sistema iniquo senza protestare. Era una storia di abusi. Che giustificava la volontà di ribellarsi. Dopo di allora nessuno poté più pensare di trattare così gli operai. La Stampa»)
Nel 1987 si dimise da consigliere per presentarsi, sempre come indipendente nelle fila di Dp, alle elezioni per la Camera dei Deputati. In Parlamento prese parte ai lavori delle Commissioni giustizia e antimafia. Nel 1990, insieme a Medicina Democratica e all’Associazione Esposti Amianto (AEA) partecipò alla presentazione, come prima firmataria, di una proposta di legge per la messa al bando dell’amianto, approvata poi nel 1992 (“Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, Legge n. 257 del 27 marzo 1992).
Aveva smesso di esercitare nei primi anni Novanta per le prime difficoltà fisiche, poi nel 1997 il primo ictus ne aveva definitivamente interrotto l’attività.
Il suo impegno nel campo del diritto ci dice che, in coerenza con le sue scelte di sempre e con la sua indole combattiva, oggi la vedremmo certamente dare battaglia in Tribunale in difesa dei valsusini e di chiunque subisce gli abusi del Potere. Per questo, e in omaggio alla sua vita, siamo sicuri che saranno in molti a volerla andare a salutare per l’ultima volta. Si attendono nelle prossime ore informazioni più dettagliate sulle sue esequie.

La redazione di TG Vallesusa si stringe con affetto attorno all’amico e collega Fabrizio Salmoni in questo momento di dolore per la perdita della mamma Bianca.

* Diede le dimissioni da parlamentare dopo poco più di due anni per incompatibilità personale con quel tipo di lavoro

Bibliografia di Bianca Guidetti Serra:
Il paese dei celestini (con Francesco Santanera), Einaudi, Torino 1973
Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile (II vol.), Einaudi, Torino 1977
Le schedature Fiat, Rosenberg & Sellier, Torino 1984
Storie di giustizia, ingiustizia e galera, Linea d’Ombra 1994

Da segnalare la sua biografia autorizzata: Santina Mobiglia, Bianca la rossa, Einaudi, Torino 2009.

lunedì 16 giugno 2014

Nuovi foulard ANPI Grugliasco dedicati alla 17° Brigata Garibaldi Felice Cima


La Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco adotta la 17° Brigata d'Assalto Garibaldi "Felice Cima": sono pronti i nuovi foulard in occasione del 70° anniversario della strage del Col del Lys (2 luglio 1944-2014).

Care compagni e cari compagni,

nell'ambito della Nuova Stagione dell'ANPI e del 70° anniversario della Guerra di Liberazione dal nazifascismo 1943-1945, il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco ha scelto di rinnovare la dotazione di materiale vario di propaganda attraverso una campagna di comunicazione e visibilità concreta. 


Questo nuovo slancio intende rispondere ad obiettivi di trasmissione della memoria della Resistenza, di diffusione dell'attività dell'ANPI sul territorio e di autofinanziamento.
In particolare, vogliamo segnalare:

- il nuovo foulard di Sezione, sull'esempio della Sezione ANPI di Bussoleno, dedicato ad una formazione partigiana in cui hanno combattuto molti grugliaschesi, la 17° Brigata d'Assalto Garibaldi "Felice Cima", zona di operazione Valle di Susa e Col del Lys.
In questo modo, si vuole rendere omaggio ai Partigiani Caduti in combattimento al Col del Lys il 2 luglio 1944 nel 70° anniversario della strage. Questa novità sarà sviluppata in un percorso di approfondimento della storia della 17° Brigata Garibaldi con l'ausilio di testimonianze, pubblicazioni e video, oggetto di diverse iniziative nei prossimi mesi.

- le nuove magliette di Sezione, rosse, contrassegnate sul fronte dal messaggio "Nessuna conquista è per sempre. Ora e sempre Resistenza" e sul retro dalla "Gru Partigiana", elaborata graficamente dal compagno Federico Naso, artista locale e nostro iscritto.
 

Foulard (6,00 €) e magliette (10,00 €) saranno reperibili fino a esaurimento scorte: il costo è da intendersi come offerta per le attività della Sezione.

Spillette, adesivi e altro materiale a rapida diffusione sarà pronto entro la fine dell'anno.

Riteniamo utile coinvolgere tutti gli iscritti e i simpatizzanti per essere più efficaci e diretti nel trasmettere la memoria della Resistenza e l'impegno antifascista di sana e robusta Costituzione.

Avanti con la Nuova Stagione dell'ANPI!

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

giovedì 5 giugno 2014

Solidarietà ad Andrea aggredito dai fascisti a Torino: nessuno spazio ai fascisti!




Grugliasco, 5 Giugno 2014

“Venti a uno è la tua forza,
fascio infame,
ti nascondi e dalle spalle
mi colpisci con le lame…”
[Rigurgito Antifascista, 99 Posse]

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco esprime solidarietà al compagno militante antifascista Andrea, aggredito e accoltellato alla fermata della metropolitana "Massaua" a Torino il 31 maggio da un gruppo di giovani neofascisti, inclusi minorenni. Inviamo ad Andrea un caloroso abbraccio e un augurio di pronta guarigione.

Un episodio che si aggiunge ai troppi pestaggi e alle troppe aggressioni, quasi sempre a mano armata, di fascisti e nazisti che sfogano su compagni isolati le loro idee vigliacche e violente nel nome della pulizia etnica e sociale delle comunità, ripudiando la solidarietà sancita nella Costituzione, nata dalla Resistenza.

Senza inutili allarmismi, occorre tenere alta la guardia e vigilare, proseguendo il percorso di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado che l'ANPI porta avanti dal 1945 e che insegnanti e studenti dovrebbero impegnarsi a portare nei propri istituti, sia per far conoscere la storia e la genesi della Costituzione repubblicana, sia per ragionare sul presente.

Revisionismo politico della storia in senso antipartigiano, equiparazione tra fascisti e antifascisti da parte delle istituzioni, sdoganamento e tolleranza di forze fasciste e naziste sui territori, progressivo e crescente distacco dai valori della Costituzione accompagnato dalla mancanza di senso civico, imbarbarimento della società a causa della crisi strutturale e sistemica del capitalismo, una propaganda martellante che vorrebbe trasformare i cittadini in consumatori compulsivi e la solidarietà in competizione estrema dove non c’è posto per coloro considerati deboli, razzismo e xenofobia definiti come “libertà di pensiero”, sono tra i fenomeni che generano il senso comune dal quale scaturiscono queste aggressioni.
 
L'ANPI non lascerà mai spazio ai fascisti, al di là della loro data di nascita.
Invitiamo iscritti e simpatizzanti a partecipare al corteo antifascista previsto per sabato 7 giugno mattina in Torino con i foulard ANPI.

Nessuno spazio ai fascisti!
Corteo antifascista
ritrovo h 9.00 in piazza Santa Rita, Torino

Ora e sempre Resistenza!

Il Comitato di Sezione “68 Martiri” Grugliasco

venerdì 9 maggio 2014

La guerra non era finita: i Partigiani della Volante Rossa



La Sezione ANPI "68 Martiri Grugliasco" organizza

Sabato 10 maggio 2013 h 21.00
Grugliasco, sede ANPI via La Salle 4 - secondo piano

Presentazione del libro:

LA GUERRA NON ERA FINITA.
I PARTIGIANI DELLA VOLANTE ROSSA


di Francesco Trento

Dibattito con l'autore.

Coordina: Fulvio Grandinetti, Vicepresidente ANPI "68 Martiri" Grugliasco

Pochi mesi dopo la Liberazione, nella Casa del Popolo di Lambrate, il comandante della 118 Brigata Garibaldi Giulio Paggio riunisce alcuni partigiani. Dice loro che la guerra non è finita, che bisogna riprendere le armi. La prospettiva ultima è quella di farsi trovar pronti, se la rivoluzione dovesse proseguire il suo cammino. Ma la spinta immediata, il pungolo all'azione, è il desiderio di stanare i fascisti impuniti, trovare quelli che sono sfuggiti al giusto castigo, e pareggiare finalmente i conti. Sotto la guida del "tenente Alvaro", la Volante Rossa ingaggia una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti, divenendo presto un punto di riferimento per i lavoratori milanesi. Tutti li chiamano: gli operai per difendere le fabbriche occupate dalla polizia, il PCI per il servizio d'ordine e la vigilanza notturna alle sedi del partito. Nel luglio 1948 il momento sembra arrivato: Togliatti è in un letto di ospedale, colpito da tre colpi di pistola. Gli uomini della Volante Rossa, armati di mitra e panzerfaust, si dirigono a bordo del loro camion verso una caserma dei carabinieri, intenzionati a prenderla d'assalto. Intanto, un'auto con a bordo un dirigente di spicco della Federazione milanese del PCI tenta disperatamente di intercettarli, prima che scatenino una guerra.

martedì 6 maggio 2014

Torino 10 maggio: l'ANPI aderisce al corteo NO TAV per la Costituzione e la democrazia




Invitiamo Sezioni e iscritti ANPI a partecipare al corteo insieme alle nostre Sezioni ed ad aderire all'appello inviando una mail all'indirizzo mail antifascisti.notav@gmail.com


TORINO 10 MAGGIO 2014:
L'ANPI aderisce al corteo NO TAV 
per la Costituzione e la democrazia


L’ANPI ha lo scopo di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”.
[Statuto Nazionale dell’ANPI, art. 2, lettera m]


Il 9 dicembre 2013 Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati arrestati con l’accusa di “attentato con finalità terroristiche” per aver partecipato a una passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte, durante la quale è stato danneggiato un compressore.
Nessun poliziotto o addetto ai lavori è stato in alcun modo ferito.

Si tratta di quattro giovani che credono in quello che fanno e che hanno deciso di lottare per un futuro migliore, che hanno scelto da che parte stare: quella della difesa del proprio territorio contro un'opera inutile e contro chi ogni giorno stravolge la Costituzione e calpesta i diritti dei cittadini.

Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò hanno scelto di stare dalla parte della libertà e della giustizia.

L'accusa che viene portata avanti contro di loro è quantomeno insensata e alquanto grave, a nostro parere, e denota quanto l'emergenza democratica nel nostro paese sia più viva che mai.

Ci chiediamo infatti perché montare questa accusa su reati che prevedono già una pena in sé specifica, ovvero il danneggiamento. Forse perché nel resto del mondo e anche in Italia, come la nostra storia ci insegna, il reato di terrorismo è utilizzato dalla potere costituito per criminalizzare attività politiche che ben poco hanno a che fare con questo reato.
La parola che ci viene in mente è ancora una volta: REPRESSIONE.

Troppo spesso, chi si riempie la bocca di  parole come Resistenza, antifascismo e libertà, ogni 25 aprile, è poi il primo che porta avanti le misure repressive contro un legittimo movimento antifascista e popolare, nato dal basso, per la difesa del proprio territorio.

Rileviamo che ormai troppo spesso vengono date, ai movimenti che difendono i territori e i beni comuni, risposte di natura repressiva, in cui le denunce, gli arresti e le pene pecuniarie sono le uniche interlocuzioni che si hanno, intervenendo così pesantemente su un’espressione sociale garantita dalla nostra Costituzione: la manifestazione del dissenso.

Segnaliamo una deriva che molto ha a che fare con la crisi democratica che questo paese sta attraversando. Questo ha sicuramente anche a che fare con la distanza abissale tra la volontà dei cittadini e gli interessi del mercato che, spesso, una larga parte delle istituzioni difende come priorità.

Condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l'informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all'estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità, sulla paura, sulla disgregazione sociale e sulla frammentazione del fronte antifascista.

Denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di alcuni settori delle istituzioni.

Noi riteniamo che sia dovere dell'ANPI sostenere, appoggiare e schierarsi al fianco di chi, come il Movimento NO TAV, si batte per il progresso, anima il territorio, i diritti, la libertà, la Costituzione, contro chi devasta il paesaggio, ordina e pratica l'occupazione militare del territorio e criminalizza i movimenti, a livello nazionale stravolge la Costituzione e demolisce i diritti dei lavoratori, sacrificando sull'altare del capitalismo finanziario globale le conquiste sociali di oltre un secolo di lotte popolari e l'identità antifascista della Repubblica, sorta grazie alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo.

Con la nostra partecipazione, vogliamo segnalare la nostra vicinanza a tutti i compagni e le compagne che, a vario titolo, vengono colpiti da provvedimenti giudiziari iniqui e sproporzionati solo perché si battono in difesa dei beni comuni.

L'ANPI sta dalla parte di chi lotta per il progresso e i diritti costituzionali, l'ANPI si schiera contro la repressione e la criminalizzazione del dissenso!

Sabato 10 maggio 2014, manifestazione a Torino
ritrovo in piazza Adriano h 14.00
con bandiere partigiane

Solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò!
Ora e sempre Resistenza!


Primi firmatari:

Direttivo Sezione A.N.P.I. "G. Peirolo - F. Ferrario" Bussoleno - Foresto –Chianocco (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. "G. Perotti MAVM - A. Appendino" di Torino, Nizza Lingotto (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. “68 Martiri”  Grugliasco (TO)


giovedì 1 maggio 2014

L'ANPI contro la repressione e l'autoritarismo al corteo del 1° Maggio a Torino


Grugliasco, 1° maggio 2014

E se vi siete detti non sta succedendo niente
le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente (...)
se avete preso per buone le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.
[La canzone del maggio, Fabrizio De André]


L'ANPI contro la repressione e l'autoritarismo al corteo del 1° Maggio 2014

Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" di Grugliasco esprime solidarietà a tutte le compagne e i compagni aggrediti violentemente durante la manifestazione del 1° maggio a Torino da forze dell'ordine e governative sempre più lontane dallo spirito democratico della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista.

Rileviamo che manifestanti e cittadini torinesi, persone comuni di ogni età e provenienza, sono intervenuti in difesa dei diritti costituzionali e della libertà di espressione, intonando all'unisono la canzone partigiana Bella Ciao, isolando e allontanando gli aggressori.

Condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l'informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all'estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità, sulla paura, sulla disgregazione sociale e sulla frammentazione del fronte antifascista.

Denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di alcuni settori delle istituzioni.

L'ANPI sostiene organizzazioni, movimenti e cittadini che in ogni luogo e in ogni contesto oppongono resistenza alla repressione e lottano per la libertà, la giustizia e la Costituzione, contro ogni rigurgito autoritario e neofascista.

Ora e sempre Resistenza!



Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco