Grugliasco,
18 marzo 2016
L'A.N.P.I.
di Grugliasco: SI al referendum sulle trivelle
“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare.”
[da
Enciclica Laudato Si’ – Papa Francesco Bergoglio]
“Ci
troviamo ad una svolta critica nella storia della Terra, in un
momento in cui l'umanità deve scegliere il suo futuro. A mano a mano
che il mondo diventa sempre più interdipendente e fragile, il futuro
riserva allo stesso tempo grandi pericoli e grandi opportunità. Per
progredire, dobbiamo riconoscere che, pur tra tanta straordinaria
diversità di culture e di forme di vita, siamo un'unica famiglia
umana e un'unica comunità terrestre con un destino comune. Dobbiamo
unirci per costruire una società globale sostenibile fondata sul
rispetto per la natura, i diritti umani universali, la giustizia
economica ed una cultura di pace. A questo scopo, è imperativo che
noi tutti, popoli della Terra, dichiariamo le nostre responsabilità
gli uni verso gli altri, nei confronti della grande comunità degli
esseri viventi e delle generazioni future”.
[Carta
della Terra]
Il
nostro Pianeta è la nostra casa comune:
abbiamo
il dovere di difenderlo, rispettarlo e curarlo!
Per
la prima volta nella storia della nostra Repubblica, dieci Regioni si
sono avvalse della facoltà costituzionale di presentare dei quesiti
referendari in materia ambientale.
Il
17 aprile 2016 i cittadini saranno chiamati a esprimersi in merito al
blocco del rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio nei
nostri mari.
La
campagna referendaria lanciata, oltre a sensibilizzare l’opinione
pubblica su una tematica di questo genere, vorrebbe produrre una
riflessione che miri ad un cambiamento di mentalità, relativamente
alle modalità di approvvigionamento energetico che sono state
perpetrate sinora.
La
dipendenza da fonti di energia fossile (carbone, petrolio, gas, ecc.)
è ormai considerata un ostacolo che va superato, per ciò che
comporta e riflette in termini economici, ambientali e sociali.
La
necessità di innescare un processo di sviluppo alternativo, che sia
in grado di supplire alla domanda energetica tramite l’utilizzo di
fonti rinnovabili e a impatto zero, deve diventare il vero obiettivo
del presente e del futuro dell'umanità.
L'A.N.P.I.,
in riferimento all'art. 9 della Costituzione (“La
Repubblica tutela il paesaggio”),
sempre più sensibile e attenta alla tematica ambientale, ha il
dovere di schierarsi in difesa della tutela di quegli elementi che
compongono il nostro paesaggio, tra i quali, naturalmente, l'ambiente
e le risorse naturali.
Sempre
più minacciato dai rischi intrinseci dello sfruttamento dei
giacimenti petroliferi e gasiferi, l'ambiente marino rimane la prima
vittima della conduzione forsennata di un meccanismo che va
controllato e arginato.
Il
paesaggio e i suoi beni naturali, dunque comuni, accusano sempre più
massicci e irrimediabili danni al loro ecosistema portati dall'uomo,
con squilibri ambientali che diventano causa di sempre più
pericolosi effetti per la salute dell’umanità.
Abbiamo
il dovere, come abitanti di questo pianeta, di mostrarci critici
verso le scelte improntate al consumo di combustibili fossili, e di
orientarci verso una ricerca di un percorso che sappia coniugare le
conquiste della scienza con l’equilibrio e l’armonia del nostro
habitat.
L’A.N.P.I.
di Grugliasco intende promuovere la cultura dei limiti per una
transizione consapevole a stili di vita più sostenibili, come già
ampiamente indicato da Aurelio Peccei, intellettuale antifascista
torinese arrestato e torturato nel 1944 dai fascisti nelle famigerate
carceri di via Asti a Torino. Nel 1972 Peccei fondò il Club di Roma,
aprendo la strada allo studio e alla critica dei limiti dello
sviluppo e alla pratica della sostenibilità della vita umana in
equilibrio con le risorse finite del pianeta, affermando che “la
nonviolenza deve essere considerata non solo come caratteristica
necessaria della società umana a tutti i livelli e in tutti i
settori, ma anche come elemento cruciale delle relazioni tra la
società umana e la natura”.
Nel profetico studio “I
limiti della crescita”
gli scienziati del Club di Roma evidenziarono già cinquant'anni fa
gli effetti devastanti, per le risorse naturali e l'ambiente, di un
modello di crescita infinita e incontrollata.
L’A.N.P.I.
di Grugliasco sostiene i cittadini, i comitati popolari e tutte le
realtà associative che si adoperano per la difesa dell’ambiente e
del paesaggio, promuovendo la cultura dei limiti e della
sostenibilità per una società altra e possibile.
L’A.N.P.I.
di Grugliasco inoltre disapprova il comportamento dell'attuale
Governo, con particolare riferimento all'attuale Ministero
dell’Interno, per il mancato accorpamento della tornata
referendaria con le imminenti elezioni amministrative, che avrebbe
procurato un risparmio alle casse dello Stato – quindi per i
cittadini – di circa 360 milioni di Euro, con lo spiacevole
risultato di rischiare di incidere sul quorum previsto per tale
referendum.
L’A.N.P.I.
di Grugliasco inoltre condanna tutti coloro che in queste settimane
stanno sostenendo e pubblicizzando apertamente la pratica
dell’astensionismo in merito al voto referendario che, come
ricordato nell’art. 48 della Costituzione Italiana, è un dovere
civico, sia che ci si esprima a favore o contro il quesito, e
richiama l'art. 98 del testo unico della legge elettorale che punisce
chiunque, investito di un pubblico potere, induca all'astensione.
Per
queste ragioni,
per la campagna referendaria sulle trivellazioni, l’A.N.P.I.
sosterrà le ragioni del "SÍ".
IL
17 APRILE SI VOTA!
Il
Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco
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