martedì 29 marzo 2016

SI al referendum sulle trivelle, il 17 aprile SI vota!



Grugliasco, 18 marzo 2016


L'A.N.P.I. di Grugliasco: SI al referendum sulle trivelle

La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare.
[da Enciclica Laudato Si’ – Papa Francesco Bergoglio]

Ci troviamo ad una svolta critica nella storia della Terra, in un momento in cui l'umanità deve scegliere il suo futuro. A mano a mano che il mondo diventa sempre più interdipendente e fragile, il futuro riserva allo stesso tempo grandi pericoli e grandi opportunità. Per progredire, dobbiamo riconoscere che, pur tra tanta straordinaria diversità di culture e di forme di vita, siamo un'unica famiglia umana e un'unica comunità terrestre con un destino comune. Dobbiamo unirci per costruire una società globale sostenibile fondata sul rispetto per la natura, i diritti umani universali, la giustizia economica ed una cultura di pace. A questo scopo, è imperativo che noi tutti, popoli della Terra, dichiariamo le nostre responsabilità gli uni verso gli altri, nei confronti della grande comunità degli esseri viventi e delle generazioni future”.
[Carta della Terra]


Il nostro Pianeta è la nostra casa comune:
abbiamo il dovere di difenderlo, rispettarlo e curarlo!

Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, dieci Regioni si sono avvalse della facoltà costituzionale di presentare dei quesiti referendari in materia ambientale.
Il 17 aprile 2016 i cittadini saranno chiamati a esprimersi in merito al blocco del rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio nei nostri mari.

La campagna referendaria lanciata, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica di questo genere, vorrebbe produrre una riflessione che miri ad un cambiamento di mentalità, relativamente alle modalità di approvvigionamento energetico che sono state perpetrate sinora.
La dipendenza da fonti di energia fossile (carbone, petrolio, gas, ecc.) è ormai considerata un ostacolo che va superato, per ciò che comporta e riflette in termini economici, ambientali e sociali.
La necessità di innescare un processo di sviluppo alternativo, che sia in grado di supplire alla domanda energetica tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili e a impatto zero, deve diventare il vero obiettivo del presente e del futuro dell'umanità.

L'A.N.P.I., in riferimento all'art. 9 della Costituzione (“La Repubblica tutela il paesaggio”), sempre più sensibile e attenta alla tematica ambientale, ha il dovere di schierarsi in difesa della tutela di quegli elementi che compongono il nostro paesaggio, tra i quali, naturalmente, l'ambiente e le risorse naturali.
Sempre più minacciato dai rischi intrinseci dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi e gasiferi, l'ambiente marino rimane la prima vittima della conduzione forsennata di un meccanismo che va controllato e arginato.
Il paesaggio e i suoi beni naturali, dunque comuni, accusano sempre più massicci e irrimediabili danni al loro ecosistema portati dall'uomo, con squilibri ambientali che diventano causa di sempre più pericolosi effetti per la salute dell’umanità.
Abbiamo il dovere, come abitanti di questo pianeta, di mostrarci critici verso le scelte improntate al consumo di combustibili fossili, e di orientarci verso una ricerca di un percorso che sappia coniugare le conquiste della scienza con l’equilibrio e l’armonia del nostro habitat.

L’A.N.P.I. di Grugliasco intende promuovere la cultura dei limiti per una transizione consapevole a stili di vita più sostenibili, come già ampiamente indicato da Aurelio Peccei, intellettuale antifascista torinese arrestato e torturato nel 1944 dai fascisti nelle famigerate carceri di via Asti a Torino. Nel 1972 Peccei fondò il Club di Roma, aprendo la strada allo studio e alla critica dei limiti dello sviluppo e alla pratica della sostenibilità della vita umana in equilibrio con le risorse finite del pianeta, affermando che “la nonviolenza deve essere considerata non solo come caratteristica necessaria della società umana a tutti i livelli e in tutti i settori, ma anche come elemento cruciale delle relazioni tra la società umana e la natura”. Nel profetico studio “I limiti della crescita” gli scienziati del Club di Roma evidenziarono già cinquant'anni fa gli effetti devastanti, per le risorse naturali e l'ambiente, di un modello di crescita infinita e incontrollata.

L’A.N.P.I. di Grugliasco sostiene i cittadini, i comitati popolari e tutte le realtà associative che si adoperano per la difesa dell’ambiente e del paesaggio, promuovendo la cultura dei limiti e della sostenibilità per una società altra e possibile.

L’A.N.P.I. di Grugliasco inoltre disapprova il comportamento dell'attuale Governo, con particolare riferimento all'attuale Ministero dell’Interno, per il mancato accorpamento della tornata referendaria con le imminenti elezioni amministrative, che avrebbe procurato un risparmio alle casse dello Stato – quindi per i cittadini – di circa 360 milioni di Euro, con lo spiacevole risultato di rischiare di incidere sul quorum previsto per tale referendum.

L’A.N.P.I. di Grugliasco inoltre condanna tutti coloro che in queste settimane stanno sostenendo e pubblicizzando apertamente la pratica dell’astensionismo in merito al voto referendario che, come ricordato nell’art. 48 della Costituzione Italiana, è un dovere civico, sia che ci si esprima a favore o contro il quesito, e richiama l'art. 98 del testo unico della legge elettorale che punisce chiunque, investito di un pubblico potere, induca all'astensione.

Per queste ragioni, per la campagna referendaria sulle trivellazioni, l’A.N.P.I. sosterrà le ragioni del "SÍ".

IL 17 APRILE SI VOTA!

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" Grugliasco

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