Lunedì 16
settembre 2013
L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale
scopo.
[Articolo
11 della Costituzione della Repubblica Italiana, 1947]
La bomba di Borgata Lesna insegna: mai più guerre!
Ieri mattina a
Grugliasco, vicino al centro commerciale Le Gru in Borgata Lesna, è stata
neutralizzata una bomba della Seconda Guerra Mondiale sganciata dai bombardieri
inglesi nel 1942, del peso di circa 250 kg. Non si tratta del primo ordigno
ritrovato in zona e, nonostante le bonifiche, non sarà certamente l'ultimo, in
quanto nell'area di corso Allamano, vicino all'attuale liceo scientifico Curie,
erano posizionate le batterie contraeree fasciste e si trattava quindi di una
zona bersaglio da parte delle incursioni aeree alleate.
Il disagio rappresentato
dall'evacuazione di circa 300 persone, l'impegno straordinario delle istituzioni
e dei volontari - cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti -, l'utilizzo
di energia, tempo e risorse logistiche per questo evento straordinario, ci
spingono a condividere alcune riflessioni.
Le guerre non
finiscono mai da un giorno all'altro, proseguono nella loro lunga scia di sangue,
fame, dolore e distruzione, attraversano la vita delle persone e delle
famiglie, arrivano a lambire anche generazioni molto lontane dal tempo in cui
il conflitto è stato effettivamente combattuto.
Noi antifascisti conosciamo quel dolore e quel disastro: la bomba di Borgata Lesna ci spinge a ricordare a tutti la tragedia della guerra fascista voluta da Benito Mussolini al fianco dei nazisti guidati da Adolf Hitler per il dominio del mondo e l'eliminazione delle razze ritenute inferiori, una guerra a cui si opposero coraggiosamente centinaia di migliaia di giovani Partigiani organizzando la Resistenza, come il nostro illustre concittadino e Presidente dell'ANPI Cav. Antonio Falbo, residente da oltre quarant'anni nella stessa Borgata Lesna.
Se una singola bomba di 70 ani fa crea disagio ancora oggi, dovremmo pensare a quanto provocano ogni giorno le centinaia di bombe, molto più potenti di quelle degli anni '40, che vengono sganciate nelle guerre imperialiste promosse dall'Occidente e che uccidono tantissime persone innocenti, ad esempio in Afghanistan.
I dati diffusi da Emergency,
l'associazione umanitaria fondata dal medico italiano Gino Strada, affermano
che oggi le vittime delle guerre sono per il 93% civili, di cui la maggior
parte donne e bambini. Oltre alle vittime bisogna tenere conto di feriti,
malati, mutilati, "frutto" della produzione dell'industria di guerra,
la quale è conseguenza di una scelta politica precisa, una politica di guerra.
Oggi abbiamo il
dovere di intensificare il nostro impegno per la pace e ribadire in modo
determinato e inequivocabile la nostra ferma opposizione a tutte le guerre,
soprattutto oggi in cui il mondo rischia di precipitare nuovamente in un conflitto
armato internazionale, foriero di nuovo dolore e inauditi disastri, a causa della
violenta ricerca del profitto a costo della stessa vita umana.
L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA fu inserito nell'art.11 della Costituzione proprio per fare tesoro di
questa memoria e di questo impegno: per la Costituzione, contro la guerra!
Il Comitato di
Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco
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