Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Ente Morale con D.L.
n°224 del 5 aprile 1945
Commissione “Giovani e Istruzione”del Comitato
Provinciale di TORINO
Torino, Sabato 20 Ottobre 2012
Proposte
organizzative della Commissione “Giovani e Istruzione”
Questo
documento rappresenta il contributo propositivo della Commissione “Giovani e
Istruzione” del Comitato Provinciale ANPI di Torino alla Conferenza
organizzativa provinciale del 20 ottobre 2012.
Si
tratta di idee e proposte per la concreta attuazione della nuova stagione
dell’ANPI, raccolte insieme dai giovani partecipanti ai lavori della
Commissione nel biennio 2011-2012.
Praticare Resistenza, Costituzione,
Democrazia
L’ANPI
è e deve continuare ad essere un’Associazione libera dall’ingerenza esterna di
qualunque organizzazione: la “Nuova Stagione” deve svilupparsi necessariamente
nel solco di questa identità, secondo lo spirito statutario del 1945.
L’ANPI
non può limitarsi a citare la Costituzione e la Resistenza esclusivamente nei
discorsi ufficiali, alle commemorazioni, nei convegni e nei comunicati stampa,
dando alla cittadinanza un’impronta astratta di sè e delle proprie attività,
rivolta al passato.
Alle
parole deve essere dato seguito attivo, concreto e coerente, anche a titolo di
esempio rivolto alla cittadinanza e in particolar modo alle giovani
generazioni, cioè al presente e al futuro della Repubblica nata dalla
Resistenza.
I
principi della Costituzione e i valori della Resistenza devono essere praticati
e tradotti nella realtà di oggi – l’Italia e il mondo del XXI secolo – e
diventare fatto compiuto, sia attraverso le attività territoriali dei militanti
antifascisti, sia con la partecipazione formale e sostanziale dell’ANPI – in
modo critico, indipendente e secondo le proprie forme – alle iniziative
attualmente in corso per la difesa e l’estensione dei diritti conquistati in
decenni di lotte, anche a fronte di grandi ed estremi sacrifici.
Forte
della propria autorevolezza, l’ANPI deve impegnarsi attivamente per la
realizzazione di una società democratica autenticamente compiuta, dando corpo
alla Costituzione e rafforzando il presidio antifascista del territorio
repubblicano, contro ogni tentativo ed ogni progetto presente e futuro – da
qualsiasi parte provenga – di eversione neofascista, corruzione della
Costituzione, regressione dei diritti e restrizione della sovranità popolare.
Militanza antifascista
Pensiamo
sia necessaria una maggiore incisività
per rendere le parole dei comunicati stampa e dei convegni vere, concrete ed
efficaci nelle azioni dei nostri
iscritti, che si trasformino sempre più in militanti attivi nella
società, creando reti solidali
con i lavoratori, con gli studenti, con
tutti coloro che portano avanti le loro battaglie per la difesa dei propri
diritti, sanciti dalla Costituzione.
Non
bisogna spaventarsi di fronte a questo termine e rigettare aprioristicamente un
dibattito in questo senso. Negli ultimi anni l’ANPI si è man mano attivata su
tematiche importanti e varie. Ma spesso l'intervento si è limitato a comunicati
o talvolta ad iniziative che non hanno avuto grosso impatto sulla
partecipazione attiva degli iscritti, dei simpatizzanti e della società. È un
dato di fatto che i giovani, a cui l’ANPI si rivolge con la "Nuova
Stagione", abbiano un dinamismo ed uno slancio differente rispetto a chi
non si sente più nel fiore dell'età.
Per
fare in modo che anche i giovani possano riconoscersi appieno nelle pratiche
dell’ANPI, è indispensabile un cambiamento, non necessariamente per adattarsi
alla "velocità" ed al dinamismo dei giovani, ma per trovare una
sintesi accettabile tra le varie modalità operative.
Si
ritiene indispensabile quindi la pratica della militanza come messa in atto dei
concetti elaborati nei documenti congressuali, nelle conferenze e nei
comunicati. Se crediamo veramente in quello che teorizziamo e divulghiamo,
dobbiamo avere la capacità di passare ad una fase successiva operativa di messa
in pratica.
La
militanza di cui sentiamo necessità passa per il presidio del territorio, il
monitoraggio delle lapidi e la tradizione della cultura antifascista legata ai
luoghi in cui viviamo, ma è anche la presenza fisica ed autorevole della nostra
associazione nella società in cui viviamo.
Si
propone che le prese di posizione, ad esempio sulle violenze poliziesche (dal
G8, alla Val Susa, agli operai ed agli studenti in piazza), sulle parate
neofasciste in particolare in occasione del "Giorno del ricordo",
sugli attacchi allo Statuto dei Lavoratori, si trasformino in presenza
organizzata degli iscritti nelle manifestazioni di piazza, nei volantinaggi e
nelle attività che possano accrescere l'adesione alla nostra associazione e la
diffusione dei valori che da sempre portiamo avanti.
Comunicazione e diffusione della voce dell’ANPI nella
società
Le
tecnologie di comunicazione 'innovative' hanno un potenziale molto elevato
riguardo la possibilità di raggiungere il massimo numero di iscritti e
cittadini a costi irrisori rispetto ai mezzi
'tradizionali'; inoltre, possono essere attivate in tempi molto rapidi, praticamente in tempo reale.
'tradizionali'; inoltre, possono essere attivate in tempi molto rapidi, praticamente in tempo reale.
Questi
aspetti sono importanti in rapporto alla necessità di coinvolgere maggiormente
le Sezioni della provincia, di migliorare il coordinamento delle iniziative
delle diverse Sezioni, coinvolgendo così maggiormente gli iscritti nelle attività
di militanza antifascista sul territorio.
Si
auspica pertanto – come già avviato dall’ANPI Nazionale, da innumerevoli
Comitati Provinciali e da centinaia di Sezioni – l'utilizzo delle tecnologie a disposizione
(social network, mailing-list, siti web, blog, canali video youtube), che
possono essere affiancate ai mezzi tradizionali senza sostituirsi ad essi.
Vista
la potenza degli strumenti in questione, si ritiene comunque che l'adozione
debba essere seguita da un’attenta pianificazione e capacità di controllo,
responsabilizzando i compagni che già ne fanno uso per motivi professionali, di
formazione personali e per la Sezione; una gestione accorta di tali mezzi ne
consente un impiego sicuro ed efficace.
Si
sottolinea come questi mezzi costituiscano un modo per rendere maggiormente
visibile l'ANPI a chi non la conosce, in particolar modo ai giovani,
contribuendo così al concretizzarsi della “Nuova Stagione”. Inoltre la libertà
di espressione e informazione passano anche attraverso la capacità di relazionarsi
con tali mezzi: non si tratta solo di una questione di utilità pratica, ma anche
di un'area concettuale molto vicina ai temi della Costituzione che andrebbe
esplorata, approfondita, fatta propria anche dall’ANPI.
Si
propone quindi di attivare quanto prima la commissione “Comunicazione” con un
gruppo operativo di militanti competenti e responsabili che si occupino sia
delle nuove tecnologie che dell’approfondimento dei diversi canali di
comunicazione (Provinciale-Sezioni, Sezioni-Provinciale, Provinciale-esterno).
Ruolo e responsabilità dei giovani
nell’ANPI
Pensiamo
sia necessaria una profonda riflessione sul termine responsabilità, che induca
i giovani che scelgono di impegnarsi in quest'associazione a decidere di farlo con costanza e con la necessaria preparazione,
per acquisire l'autorevolezza che i Partigiani hanno conquistato sulle
nostre montagne con enormi sacrifici. Pensiamo sia sbagliato parlare di
“passaggio del testimone”: noi camminiamo fianco a fianco di chi alla nostra
età ha compiuto scelte tanto coraggiose quanto dolorose.
Nel
nostro caso, fino a che avremo la fortuna di poterci confrontare con qualcuno
appartenente alla generazione della Resistenza, sarà fondamentale proseguire il
cammino “al fianco” dei Partigiani. Non in un ruolo sostitutivo, ma neppure con
delle responsabilità “di facciata”, che nei fatti non diano il giusto spazio a
nuovi contenuti e riflessioni sulla realtà contemporanea, che tutti noi stiamo
vivendo e che sicuramente interpretiamo con occhi differenti. La questione della
fiducia e del rispetto reciproco sono alla base del senso di responsabilità che
tutti sentiamo nei confronti della nostra associazione.
É
necessario, oggi più che mai, che la “nuova stagione” dell'ANPI porti tutti gli
iscritti a potersi confrontare in modo paritario sui contenuti, trasformando
nei fatti l’ANPI nella Casa degli Antifascisti.
Formazione dei militanti
La
formazione dei militanti deve intendersi come metodo permanente della vita
associativa dell’ANPI. Dopo
l’esempio positivo ma sperimentale realizzato nel periodo marzo-giugno 2012, il
corso di formazione rivolto agli iscritti è da riproporre con più attività sui
luoghi di memoria e sui sentieri partigiani, inserendo incontri sull’attualità
per approfondire il tema della democrazia, della sovranità popolare, della
concreta attuazione della Costituzione, del revisionismo storico, dei beni
comuni.
Attività didattiche e rapporti con le scuole
Per
garantire continuità ai valori di cui si fa portatrice e per contribuire alla
conservazione della memoria, ma anche per garantire la piena attuazione della
Costituzione, alla quale sempre più spesso si sta attentando da più parti,
l'ANPI è chiamata ad intensificare la sua attività nelle scuole. È quindi
necessario in primo luogo incoraggiare l'approvazione da parte dei Consigli
d'Istituto e della Consulta Provinciale degli Studenti dei progetti ad essi
proposti. In secondo luogo, sarebbe utile affiancare alla testimonianza dei
Partigiani l'utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione ed educazione.
È
infine fondamentale valorizzare il ruolo dei nostri giovani militanti, che
grazie alla conoscenza e alla vicinanza del mondo studentesco odierno sono
maggiormente in grado di coinvolgere gli studenti sui temi portati avanti dalla
nostra Associazione.
In
sintesi si propone di incoraggiare l'approvazione dei progetti, magari
sollecitando i rappresentanti degli studenti, e di affiancare le testimonianze
dei Partigiani con la presenza dei giovani e delle nuove tecnologie.
Per
avvicinare gli studenti delle scuole superiori può essere utile elaborare un
volantino/documento sulla questione dell’attuale “riforma”, che influirà
negativamente anche sulla questione della rappresentanza studentesca, e di
volantinare davanti alle scuole superiori con il supporto delle Sezioni del
territorio di riferimento.
Iniziative rivolte ai giovani,
radicamento generazionale e territoriale:
Se
l’ANPI vuole raggiungere in modo efficace i giovani, deve interagire non solo
nella scuola e con gli studenti, ma anche con il mondo diffuso della società
civile (associazioni, gruppi, comitati, circoli ARCI, complessi musicali) che
può fornire un grande bacino di energia e di idee per il rinnovo dell’impegno
antifascista dell’ANPI sul territorio. Concerti
rock, aperitivi resistenti, cineforum, spettacoli teatrali e iniziative
conviviali rappresentano utili strumenti per confrontarsi con le altre
organizzazioni e diffondere ulteriormente la voce dell’ANPI sul territorio (per
citare alcuni esempi: ARCI, Libera, Emergency, Comitati Acqua Bene Comune,
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni).
Riunioni e assemblee delle strutture
provinciali
In
settimana le riunioni dovrebbero tenersi la sera, nel weekend il pomeriggio per
aumentare la possibilità di partecipazione anche da chi arriva da lontano.
Commissioni di lavoro
Non
devono sostituirsi alle Sezioni ma coordinare le diverse esperienze del
territorio e dare spunti utili per iniziative che rafforzino l’attività ANPI
già presente sul territorio: possono – e forse devono – diventare momenti di
dibattito e confronto tematico tra singoli militanti di diverse Sezioni
territoriali, possibilmente anche con la produzione di materiale scritto da
proporre alle Sezioni come spunto per dibattiti e riflessioni.
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