lunedì 5 marzo 2012

ANPI Provinciale di Torino sulla Giornata della Donna 8 marzo 2012



L'ANPI Provinciale di Torino
sulla Giornata Internazionale della Donna, 8 Marzo 2012
Torino, 5 marzo 2012

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'ANPI Provinciale di Torino vuole ricordare tutte le donne partigiane che hanno partecipato alla lotta di Liberazione, combattendo con coraggio in montagna e nelle città; quelle che hanno scritto la nostra Costituzione, in cui è sancita la parità e l'uguaglianza, non ancora pienamente attuata nel mondo del lavoro e nella società; quelle che, sin dall'inizio della nostra Repubblica hanno portato avanti, in prima fila, giuste e laiche battaglie per la determinazione dei loro diritti di donne, diventando protagoniste della nostra società, contro ogni luogo comune che le vedesse relegate al ruolo di mogli e madri.

L'ANPI Provinciale di Torino si schiera oggi al fianco delle donne che continuano a difendere i propri diritti ogni giorno:
-         quando si oppongono alla pratica del “licenziamento in bianco”, che costringe le donne a firmare una lettera di licenziamento al momento dell'assunzione, da utilizzare in caso di gravidanza;
-         quando chiedono l'opportunità di realizzarsi nel lavoro e di accedere a ruoli dirigenziali senza dover subire un uso strumentale del proprio corpo e della propria bellezza;
-         quando rivendicano la dignità del compiere le proprie scelte, anche le più difficili, senza subire ingerenze esterne.

In particolare l'ANPI Provinciale vuole esprimere solidarietà alle donne che a Torino stanno lottando per impedire l'ingresso di movimenti e associazioni con scopi ideologici nelle strutture sanitarie regionali, luoghi laici, pubblici e statali, in cui le donne possano decidere nell'anonimato e in assenza di pressioni se diventare madri o no.
Esprime inoltre sincero rammarico per il respingimento del ricorso al TAR di queste donne, alcune delle quali iscritte all'ANPI, considerate non interessate alla questione in quanto “né gravide né madri”, come se questa fosse l'unica condizione accettabile per una donna per avere voce in capitolo sulla vicenda.

L'ANPI Provinciale auspica una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e un impegno concreto da parte dei propri iscritti per eliminare quegli ostacoli che ancora oggi impediscono l'attuazione piena del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

La Presidenza 
Diego Novelli

Nessun commento: