Grugliasco,
Giovedì 9 Marzo 2017
"L'attuale
governo di Israele è un governo ultra-reazionario, razzista,
ideologicamente orientato a negare ai palestinesi dignità e
identità. Il mondo si è reso conto che nel cuore di Israele sono
germinati dei fascisti, carichi di odio e violenza: il governo ha
dato a fascisti e nazionalisti religiosi la legittimità di crescere
dentro Israele. La prima cosa da fare è che Israele ponga fine
all'occupazione e alla guerra. È una mentalità colonialista, la
prima responsabilità del colonialismo è non riconoscere pari
dignità a un altro".
[Moni
Ovadia, ebreo antifascista]
L'ANPI
contrasta ogni nazionalismo e sostiene ogni popolo oppresso:
solidarietà
alla Sezione ANPI Valle Elvo e Serra,
alla
regista Samantha Comizzoli e al Prof. Diego Siragusa
In
questi anni abbiamo organizzato innumerevoli iniziative per sostenere
la lotta del popolo palestinese e la solidarietà internazionale,
rivolta in particolare alla popolazione di Gaza: quale simbolo di
fratellanza e di comunanza di lotte, la bandiera palestinese ci
accompagna nelle nostre iniziative e in particolare sfila al nostro
fianco il 25 Aprile di ogni anno.
La
nostra più grande difficoltà è stata, col tempo, quella di far
conoscere la realtà dell'occupazione israeliana e i soprusi che ogni
giorno vivono i palestinesi, spiegando la differenza tra
antisemitismo e antisionismo.
Riteniamo
inaccettabile l'equiparazione tra antisionismo e antisemitismo: come
antifascisti, abbiamo il dovere di sostenere che il sionismo (cioè
il nazionalismo ebraico, cosa diversa dalla religione ebraica) è in
aperta antitesi con l'antifascismo e come ogni forma di nazionalismo
va respinto.
Non
ci stancheremo mai di ricordare che la bandiera di Israele non è la
bandiera degli Ebrei, né della religione ebraica: è solo la
bandiera di uno Stato oggi oppressore e negatore dei principi della
nostra Costituzione.
Rete
Ebrei contro l'Occupazione, 25 aprile 2015
Lo
Stato israeliano viola costantemente, da decenni, le risoluzioni
ONU, commettendo palesi ed evidenti atti di imperialismo militare,
politico ed economico ai danni del popolo palestinese.
Che
senso ha “difendere” il sionismo nella situazione attuale, dove
con evidente disparità di mezzi e capacità di offesa, uno Stato
limita le libertà collettive ed individuali di un intero popolo, in
spregio ai più elementari principi del diritto internazionale?
Noi
siamo appassionatamente antifascisti, in un’ottica internazionale e
internazionalista: contestiamo il sionismo ed i suoi brutali effetti,
che hanno portato alla segregazione e/o all’esilio dell’intera
popolazione palestinese.
Si
ponga immediatamente fine alla guerra, all'occupazione e allo
sterminio attualmente in corso in Palestina, si rispettino le
risoluzioni ONU e i diritti umani universali definiti inviolabili al
termine della Seconda Guerra Mondiale proprio per i devastanti
effetti che il nazionalismo e l'imperialismo hanno provocato.
Se
il titolo di un film (“Israele, il cancro”) può essere ritenuto
inopportuno, o anche sbagliato, ci auguriamo che ciò non venga usato
come pretesto per ignorare, ancora una volta, la vesra sostanza della
questione, e cioè la differenza oggettiva che esiste tra aggressori
e aggrediti, tra oppressori e oppressi, tra occupanti e occupati, tra
sfruttatori e sfruttati, tra chi pratica ingiuste privazioni di
libertà e chi lotta per conquistarla: Israele sta dalla parte dei
primi, noi stiamo dalla parte dei secondi.
Respingiamo
con vigore le accuse di antisemitismo, chiaramente diffamatorie,
verso il prof. Siragusa, più volte ospite sui nostri territori,
persona di grande correttezza e di altissimo profilo morale: l'Italia
avrebbe bisogno di più intellettuali antifascisti come lui.
Inviamo
la più calorosa solidarietà al Prof. Siragusa, alla regista
Samantha Comizzoli e alle compagne e i compagni della Sezione ANPI
Valle Elvo e Serra.
Come
già avanzato in passato, inascoltati, ci auguriamo che trovi presto
nell’ANPI un dibattito non retorico e corretto sulla situazione di
conflitto in Israele e nei Territori Palestinesi, nella piena
consapevolezza che i sionisti di oggi al comando d'Israele, che
praticano quotidianamente crimini contro l'umanità, non sono gli
ebrei perseguitati di ieri, e che sia giunto il tempo di prenderne
atto pubblicamente, magari con l'ausilio di organizzazioni come
l'ARCI, convenzionata con l'ANPI a livello nazionale, che organizza
da anni progetti internazionali in Palestina coinvolgendo centinaia
di giovani.
Nel
perenne ricordo del positivo esempio dell'esperienza praticata e
vissuta dal compagno Vittorio "Vik" Arrigoni, da
antifascisti diciamo NO al sionismo e invitiamo a riflettere
attentamente su quanto accade oggi: "Lasciate
i carnefici, scendete dal carro armato e venite ad abbracciare le
vittime.
Vi
aspettiamo a braccia aperte. Restiamo umani."
[Vittorio
"Vik" Arrigoni]
Palestina
libera subito.
Restiamo
umani.
Il
Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco
Nessun commento:
Posta un commento