COMUNICATO ANTIFASCISTA
LAST – Laboratorio Studentesco Torino
Apprendiamo che il 29
settembre 2012 Forza Nuova,
movimento della destra neofascista, ha indetto una data di mobilitazione
nazionale, il cui slogan è “Italia – futuro – rivoluzione”, con cortei in
alcune città italiane, tra cui Cuneo, Medaglia d’Oro per la Resistenza.
Come in Grecia, anche in Italia le organizzazioni
fasciste approfittano della crisi economica per nascondere, dietro a
proclami demagogici, il loro vero volto, antidemocratico e reazionario. È
necessaria quindi una risposta di tutti gli antifascisti, poiché non sui può
permettere che nelle città sfilino parate di squadristi, che sempre più di
frequente si rendono colpevoli di aggressioni a danno di studenti e militanti,
e di azioni contro centri sociali e altri spazi di aggregazione nelle scuole e
nei quartieri.
I fascisti non possono
scendere in piazza,
ora come nel 1948, quando entrò in vigore la Costituzione, che vieta loro di
ricostituirsi come forza politica. Non possono e non lo consentiremo, perché
non accettiamo che le proteste di studenti e operai siano strumentalizzate da
chi conserva l’eredità storica di un partito che, per salire al potere,
represse ogni sollevazione nel sangue, fu uno strumento nelle mani della reazione
e delle forze conservatrici per instaurare un regime autoritario e
antidemocratico, propugnò i valori di Dio, patria e famiglia per mantenere
l’ordine e assicurare agli Italiani conniventi pace e tranquillità, mentre ogni
dissidente veniva ridotto al silenzio con l’omicidio o con il carcere.
I fascisti non possono
scendere in piazza,
perché la loro ideologia è tale quale quella del Ventennio: abolire ogni
conflitto sociale tra lavoratori e capitalisti togliendo ogni diritto ai primi,
per asservirli a un’”economia disciplinata” controllata da una parte dal
Capitale e dall’altra dal randello dello Stato fascista; controllare il popolo
e spazzare via ogni residuo di democrazia con una polizia violenta e senza
alcun limite, esattamente come fanno oggi i governi che vogliono abbattere;
indottrinare ogni strato della popolazione con valori clericali e conservatori
di ordine e obbedienza.
I fascisti non possono
scendere in piazza,
perché sono razzisti, xenofobi e omofobi: i loro proclami contro gli stranieri
e gli omosessuali sono la voce dell’ignoranza di chi, da sempre, è stato
istruito a scagliarsi contro una parte della popolazione, le cui istanze sono
dipinte come una minaccia e un attentato ai valori della società, mentre in
realtà sono avanguardia della battaglia per i diritti di tutti. I neofascisti
non si dichiarano mai apertamente razzisti, ma nei metodi e nel merito non si
distanziano mai dalla propaganda nazista, con l’unica differenza che agli
ebrei, agli zingari e ai comunisti si sostituisce l’immigrato.
I fascisti non possono
scendere in piazza,
perché la libertà di opinione che invocano per manifestare il loro pensiero è
sancita dalla Costituzione antifascista, scritta da partigiani che avevano
appena riposto le armi per garantire, con quel testo, che mai più il nostro
paese sarebbe stato minacciato da un’ideologia malata, serva di interessi di
classe e non votata all’uguaglianza e alla democrazia.
La nostra libertà è
non avere uno Stato fascista, il nostro dovere è combatterlo: questo è l’insegnamento di
chi, quando fu necessario, resistette all’occupazione tedesca e liberò le città
oppresse dal nazifascismo. Ed è a questa presa di coscienza che siamo chiamati
ogni volta che assistiamo ad azioni di sfida di questi gruppi di squadristi,
che aggrediscono, distruggono, minacciano e al contempo fanno propaganda. Non
si può permettere che le vie di Cuneo, città antifascista e baluardo della
Resistenza, siano violate da una parata di svastiche e dalle croci celtiche;
non è possibile che lo stesso luogo in cui nacque Duccio Galimberti, eroe
nazionale per il CLN piemontese e comandante delle brigate partigiane di
Giustizia e Libertà, dia spazio a una manifestazione del genere.
Questo è dunque un appello a tutti gli antifascisti
piemontesi affinché si respinga la sfilata di Forza Nuova, come qualunque
azione o iniziativa di gruppi di ispirazione fascista, e si combatta la
connivenza delle istituzioni, che consentono che queste provocazioni abbiano
luogo.
Cuneo e il Piemonte ricordano le parole di Galimberti: “La
guerra continua fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa
delle ultime vestigia del regime fascista!”.
Ora e sempre
Resistenza!
Torino, 25 Settembre 2012
Nessun commento:
Posta un commento