L’ANPI
Nazionale sostiene lo sciopero generale
della FIOM-CGIL del 9 marzo
“L’art.
18 e la rappresentanza sindacale non si toccano,
sono
fondamentali presidi di libertà”
Roma, 24 febbraio 2012
L’ANPI è a fianco della FIOM in occasione
dello sciopero proclamato per il 9 marzo 2012, condividendone le motivazioni e soprattutto quelle che
vanno al di là del contingente sindacale (che è sempre doveroso lasciare alla
competenza del Sindacato), ed investono questioni di principio, di fondo dello
stesso sistema democratico.
In
particolare, l’ANPI è fermamente convinta che l’art. 18 dello Statuto
rappresenta tuttora una garanzia di libertà, non risultando, peraltro,
che la sua abolizione potrebbe in alcun modo giovare a risolvere il
problema della crescita, dello sviluppo e della occupazione, che dipende da
ben altri fattori e che deve essere risolto con provvedimenti organici, diretti
unicamente e coerentemente a questi fini.
E’ altresì
nostra convinzione che il problema della rappresentanza sindacale in azienda si risolva in un
vero e proprio presidio di libertà, corrispondendo non solo alla
necessità di una forte e positiva dialettica sindacale, ma anche e
soprattutto all’esigenza di attuazione di uno dei principi fondamentali
consacrati nell’art. 39 della Costituzione: le lavoratrici ed i lavoratori
hanno diritto ad essere rappresentati e tutelati, anche all’interno delle aziende,
sempre e comunque, e in ogni caso indipendentemente dalla sottoscrizione
del contratto aziendale.
Quando si
tratta di princìpi fondamentali, che attengono ai diritti civili, politici e
sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici, la linea di difesa apprestata dal
Sindacato ci riguarda tutti, come cittadini e come persone, perché il lavoro e la dignità nel lavoro
appartengono ai fondamenti della convivenza civile.
Per questo solidarizziamo con
l’iniziativa della FIOM, nella convinzione fermissima che, nella sostanza, i
problemi sollevati riguardano l’intera collettività.
Carlo
Smuraglia
Presidente
Nazionale ANPI
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