venerdì 9 aprile 2010

Resistenza significa Fratellanza: Grugliasco Multietnica e Antifascista!


LA RESISTENZA CONTINUA PER COSTRUIRE UNA SOCIETÀ MULTIETNICA
FONDATA SULLA FRATELLANZA TRA TUTTI I CITTADINI DEL MONDO!
Resoconto riunione A.N.P.I. Grugliasco 9 Aprile 2010

Resistenza significa Fratellanza: Grugliasco multietnica e antifascista!

Questa sera alla consueta riunione dell’A.N.P.I. hanno partecipato, con nostro sommo stupore, una ventina di studenti marocchini di istanza a Villa Claretta, la residenza universitaria a pochi passi dalla Facoltà di Agraria, venuti per sapere qualcosa di più su Grugliasco e sulla Resistenza e per avere consigli sulla loro costituenda associazione denominata U.S.M.I. - Unione Studenti Marocchini in Italia.

Quasi tutti studenti di Lingue, tutti musulmani: mentre noi abbiamo bevuto dell’ottimo Barbera, procurato dalla nostra compagna più giovane, loro hanno bevuto altre bevande analcoliche, offerte dalla Sezione; nel rispetto delle differenze, abbiamo fatto un unico brindisi collettivo alla solidarietà e all’eterna fratellanza tra i popoli.

Abbiamo spiegato loro che cos’è l’A.N.P.I., che cosa è stato il fascismo in Italia e in Europa, cosa è stata la Resistenza armata e del perché oggi la Resistenza continua in altre forme, raccontando il percorso e le lotte per la conquista dei diritti dei lavoratori e accennando anche all’attuale svolta autoritaria, razzista e xenofoba guidata dall’attuale governo.
Loro, dopo averci spiegato di essersi documentati in vista dell’incontro di stasera, hanno portato l’esperienza dei soldati marocchini arruolati in Francia, arruolamento definito “obbligatorio, forzato” in cambio di libertà e poi “tradito” dal governo francese.
Insieme abbiamo ricordato le Brigate Internazionali, simbolo dell’antifascismo come valore universale e della fratellanza tra i popoli, uniti contro gli oppressori, le dittature e gli imperialisti di tutto il mondo.

Ci hanno ricordato che i diritti sono tali solo se appartengono a tutti, altrimenti si tratta di privilegi.
Ci hanno ricordato di Omar Al-Mukhtar, il Comandante Partigiano libico braccato e ucciso dai fascisti dopo quasi vent’anni di Resistenza, in quelle che noi continuiamo a definire “colonie” italiane e che furono invece genocidio e sterminio dell’ordine di centinaia di migliaia di morti e deportati nei campi di concentramento.
Ci hanno ricordato che loro, dell’Italia, non ne sanno nulla, che integrarsi è difficile anche dopo anni di permanenza nel paese e che sono intenzionati a studiare per poi realizzare le proprie aspirazioni e cambiare il mondo, perché il mondo così com’è non gli piace: proprio come noi.

Ci hanno posto domande semplici, logiche, dirette: “Ci sono stati Partigiani stranieri che hanno combattuto insieme agli italiani, qui in Italia?” e “Ma oggi in Italia ci sono ancora i fascisti?” e poi “in Italia sono stati soprattutto gli studenti a resistere e a portare al cambiamento della società?” e ancora “Ma se la guerra l’hanno vinto i Partigiani, quindi, poi sono loro che hanno governato l’Italia, giusto?”.

Ci hanno insegnato moltissimo: se erano venuti per ricevere consigli e orientamento cittadino, in realtà sono stati loro a darci consigli, a farci capire, a stimolare riflessioni, pensieri, a orientarci, a farci vedere anziché solo guardare.

Grugliasco li ha accolti a braccia aperte, ma loro non si sentono ancora pienamente grugliaschesi: noi stessi fino a stasera non sapevamo della loro esistenza; ci siamo sentiti - noi - poco grugliaschesi, poco integrati, poco attenti al territorio.

Li abbiamo salutati scattando foto collettive e mostrando loro il nostro Tricolore, spiegando che noi, la Patria, la ritroviamo con i nostri 68 Martiri e nel nostro impegno antifascista quotidiano: li abbiamo invitati tutti alla Festa di Liberazione dal Nazifascismo, il prossimo 25 Aprile, e alle altre iniziative cittadine come il Palio della Gru e OvesFest.

Abbiamo vissuto una serata di rara cultura e di grande valore, all’insegna del confronto e della curiosità, nel rispetto di tutti: dal più profondo del cuore, ringraziamo gli studenti marocchini per la luce dei loro occhi, stelle orientate verso un mondo più umano e democratico.

Da oggi i giovani marocchini di Grugliasco sanno che possono contare su di noi, i loro vicini di casa, i Partigiani e gli Antifascisti della Sezione “68 Martiri” di Grugliasco, per attuare la Costituzione attraverso l’integrazione e l’arricchimento culturale reciproco.
Insomma, per mantenere sempre viva la Resistenza, nell’impegno presente delle nostre azioni e a futura memoria di chi proseguirà dopo di noi.

Per la Sezione A.N.P.I. "68 Martiri" di Grugliasco,
Fulvio Grandinetti

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