lunedì 12 aprile 2010

Emergenza Emergency: sequestrati 3 operatori in Afghanistan!


IO STO CON EMERGENCY - manifestazione nazionale a Roma sabato 17 aprile
di Cecilia Strada


Diamo appuntamento a tutti i sostenitori di Emergency della democrazia, della PACE e dei DIRITTI UMANI alla manifestazione nazionale a Roma sabato 17 aprile ore 14,30 a Piazza Navona.

Le notizie dall’Afganistan si susseguono incontrollabili. Letteralmente, incontrollabili: la maggior parte delle notizie citano generiche “fonti afgane”o fonti anonime.
L’unica fonte citata per nome e cognome, finora, è il portavoce del governatore di Helmand, che però non parla a nome della polizia, né dei servizi segreti che trattengono i nostri colleghi.
Quindi, ad ora, non esistono ancora notizie ufficiali sullo status dei nostri colleghi: sono in stato di fermo? Sono stati arrestati? Di cosa sono accusati? Se sono accusati di qualcosa, avranno diritto a vedere un avvocato? Dove si trovano? Quando potranno parlare le loro famiglie o con la sede di Emergency?
L’accusa è che curiamo i talebani? Leggete sul sito di Emergency le storie dei pazienti ricoverati. A nove anni si è talebani?
E se anche fossero talebani, i maschi adulti a cui non chiediamo la carta d’identità quando si presentano feriti nel nostro ospedale? Li cureremmo comunque, come curiamo i soldati afgani, le donne e gli uomini, i sunniti e gli sciiti, quelli a cui piace il football e quelli a cui piace la buskashi. Li cureremmo perché siamo medici e questo è il nostro dovere. Non lo dico io, non lo dice Emergency: lo dice la Convenzione di Ginevra, il giuramento di Ippocrate, il diritto, l’umanità.
Sapete come funzionano queste cose, no? La smentita di una bufala non ha mai lo stesso rilievo della bufala quando esplode nei nostri televisori. Il danno rimane. Forse è questo che vogliono, anche se poi saranno costretti – perché i nostri sono innocenti - a lasciare cadere ogni accusa: avranno screditato Emergency, pensano.
No. Chi ci conosce non è stupido. Emergency non si farà screditare così.
Prima di chiudere il computer, uno sguardo al sito di Emergency per guardare quante persone hanno risposto al nostro appello. E’ su da oltre 24 ore, ma per buona parte del tempo il sito non è stato accessibile per via dei troppi contatti: sono oltre 70.000 firme. Eh sì, chi ci conosce non è stupido, Emergency non si farà screditare così.

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