giovedì 10 marzo 2011

Giovani Resistenti: Antimafia e Antifascismo


Giovani Resistenti!
Esperienze di impegno civile giovanile:
Antifascismo e Antimafia


Martedì 15 Marzo 2011
Sezione ANPI, 2° piano ore 21.00
Grugliasco, via La Salle 4

In preparazione alla XVI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime delle mafie, l'ANPI “68 Martiri” di Grugliasco organizza una serata di confronto con i ragazzi del presidio di Libera “Vito Scafidi” del Liceo Classico “Cavour” di Torino, rivolta a tutti i giovani del territorio.

Durante la serata, i giovani antifascisti dell'ANPI e i giovani antimafia di Libera discuteranno insieme di cittadinanza attiva e impegno giovanile, confrontando le due esperienze ed evidenziando aspetti e obiettivi comuni, anche nello spirito del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Partecipate numerosi!

mercoledì 9 marzo 2011

12 Marzo 2011: Salviamo la Costituzione!



Salviamo la Costituzione
Mobilitazione nazionale per la difesa e l'attuazione
della Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza

Sabato 12 Marzo 2011
Torino, Piazza Castello
ore 14.00-17.00

Il 24 febbraio è iniziata la mobilitazione per la manifestazione a “Difesa della Costituzione” a Torino. A Torino sono programmate due iniziative: la prima è la manifestazione “A Difesa della Costituzione” in piazza Castello alle ore 14,00, e la seconda è “Stasera leggiamo… la Costituzione” nella casa Umanista alle ore 21,00. Gabriella Mazzoni ha dato il via all’organizzazione della manifestazione e altre due cittadine si sono aggiunte per dare man forte. L’attività “Stasera leggiamo… la Costituzione” è organizzata da Paolo Riva e CONEXION - Pubblicazione della Convergenza delle Culture di Torino. Queste attività sono la risposta di Torino all’appello arrivato da Roma, da Articolo 21, per dare voce e volto allo scontento di chi sa che la costituzione è un bene pubblico e che va tutelato, e soprattutto che va attuata.

Alla manifestazione interverranno (in odine alfabetico) Angelo d'Orsi, Daniele Contardo, Paolo Riva, Raphael Rossi, Tommaso De Luca e tutti i cittadini che lo vorranno. E per fare bella la piazza e la manifestazione si chiede a tutte e a tutti di portare la bandiera italiana, palloncini gonfiati nei colori verde, bianco e rosso e la Costituzione.


Non solo interventi... La manifestazione inizirà in piazza Castello e di lì si partirà in con corteo per via Garibaldi fino a piazza Statuto, poi si ritorna a piazza Castello rifacendo lo stesso percorso.

Adesioni alla manifestazione in piazza Castello (in ordine alfabetico):

* *ogni singola persona, Cittadine e Cittadini
* Acmos
* Agende Rosse - Torino
* Anpi
* ASAPI
* Benvenuti in Italia
* Cgil Torino
* Cisl Scuola Torino e Piemonte
* Comitato Piemontese e Valdostano "Salviamo la Costituzione"
* Cultura Alternativa
* Fiap ( (Federazione Italiana Associazioni Partigiane)
* Fiom – Cgil
* Forum Regionale per l’Educazione e la Scuola
* Giustizia e Libertà - Torino
* InMovimento Torino
* Terra del fuoco

martedì 8 marzo 2011

Lidia Menapace sull'8 Marzo 2011


Un articolo di Lidia Menapace sull'8 marzo

Passano gli anni e la memoria della Resistenza muta, si arricchisce, si estende, si consolida, talora anche cede, rallenta, tace.

Siamo - n questo momento - quasi in controtendenza rispetto a un trend politico marcatamente passivizzante - in una fase di grande attività, ripresa, visibilità. E' un buon segno perchè ciò che si muove ha alcuni caratteri di una autentica inclinazione "resistente". Mi spiego: naturalmente e per buona sorte non vi è nessuna ripetizione resistenziale all'orizzonte, ma mentre la situazione politica mostra in Italia segni di scivolamento verso forme autoritarie, e verso una scorrettisima modifica di fatto dell'assetto costituzionale; mentre la lunga e non risolvibile crisi strutturale e globale del capitalismo mostra segni di tracollo di un sistema, in qualche misura dello stesso grado degli eventi degli anni '40, si notano incrinature e sommovimenti importanti. Anche se si guarda a un orizzonte più ristretto, quello del nostro paese, sembra di poter dire che qualcosa si muove.

Se siamo capaci di fare dei singoii episodi un racconto politico connesso, una narrazione coerente, allora vuol dire che le onde sono profonde, e vengono da orizzonti lontani e da memorie appassionate. Si può partire dalla Fiat sia di Termini Imerese, che da Pomigliano o da Mirafiori, passare dalla grande manifestazione della Fiom del 16 settembre a Roma, e già indicazioni programmatiche significative e forte coscienza di sè si mostrano, si affacciano, si dichiarano. Poi il movimento nella scuola sia per protestare contro i tagli, sia per respingere la "riforma" che la Gelmini firma e Tremonti guida, per protestare contro il precariato e il 12 di marzo prossimo contro gli insultanti giudizi di Berlusconi sulla scuola pubblica,. E da pochi giorni è passata la straordinaria manifestazione delle donne del 13 febbraio in 250 piazze d'Italia, ricca, sfottente, allegra, pacifica, un segnale di forza.

Ci si sta fermando? no, seguono le iniziative operaie a Mestre e in Sardegna, insegnanti e studenti manifestano di nuovo il 12, e quest'anno l'ottomarzo sarà grandissimo e di nuovo segnato da memorie di lotta e non da riduzioni consumistiche e frivole. Intanto la richiesta di uno sciopero generale che mostri tutte le connessioni sociali cresce.

Possiamo dire che c'è del nuovo? Intanto l'otto marzo non sarà una messa cantata unitaria: le differenze sono riemerse con determinazione e forza per riprendersi un otto marzo non consumistico, non minaccioso per la natura, non predatorio.

Quest'anno cade il centenario dalla istituzione della Giornata della Donna e la vicenda tragica che si ricorda ha anche caratteri di favola e ciò segna un modo specifico delle donne di stare nella storia e di attraversare lo spazio pubblico: mai previste, spesso trascurate e tenacissime.

Ma vogilo ora dire che cosa lega nel profondo tutti questi eventi : i movimenti sono specifici ,differenti ,con diverse rivendicazioni e progammi: li lega però una indignazione amara, una ondata di rigetto verso la banalità volgarità offesa della politica verso di noi, lavoratori, lavoratrici, maestre maestri, professori e professore, ragazzi e ragazze studenti, le donne: una fetta dell società italiana che rappresenta uno spaccato soclale e politico imponente: e ll legame è morale, niente affatto moralistico, ma rigidamente etico.

Questo è il legame profondo con la Resistenza: se avessimo badato alle possibilità, alle compatibilità, alle forze in campo, ai rapporti istituzionali, agli strumenti politici e mililtari, mai ci saremmo mossi, saremmo stati chini fiacchi e marginali: invece era impossibile sopportare la vergogna dei Fasci e dei Nazi, e ci siamo mossi e mosse, ci siamo collegati, abbiamo abitato le zone oscure delle città , i boschi folti delle montagne, non abbiamo lasciato comparire ciò che provavamo e preparavamo. Alla fine tutto ciò è stato più forte di tutto.

Noi allora ragazze dovemmo fare due salti di più, ma avevamo buone gambe e buon fiato: non ci siamo tirate indietro, abbiamo sfidato con spavalderia rischi e sospetti, insinuazioni maliziose e pettegolezzi. Questo ci dà oggi la forza di non essere moraliste, di non distnguere donne perbene e donne permale, ma di poggiare il nostro agire su una coscienza libera e trasgressiva, se serve, fuori da ogni ipocrisia e sottomissione al mercato; siamo un soggetto liberatorio e attivo, "clandestino" e visibile, luminoso e nascosto: ma tenendo sempre legate insieme Resistenza, Costituzione e Femminismo.

Lidia Menapace

venerdì 4 marzo 2011

8 Marzo: le Donne protagoniste del Cambiamento


Roma, 4 Marzo 2011

8 Marzo: le Donne protagoniste del Cambiamento

Nella lotta partigiana, nella Resistenza, le donne hanno avviato da protagoniste, alla pari degli uomini, un cammino di emancipazione e liberazione che, proseguito negli ultimi 60 anni, ha segnato la società italiana di conquiste di giustizia, di libertà e di civiltà. Donne di generazioni diverse che insieme lavorano, con sentito impegno civile, all'interno di un'associazione nata dopo la Resistenza. Questa “singolarità” fa dell'ANPI un luogo di valori forti e profondi che uniscono il filo della vita di tante generazioni. Tenendo per mano questo prezioso filo che le ha fatte incontrare, le donne dell’ANPI lavorano su proposte ed iniziative culturali e sociali attraverso le quali portano avanti gli ideali e i principi sanciti dalla Carta Costituzionale. Lavorando insieme si sono conosciute, confrontate e reciprocamente arricchite delle loro differenze. Attraverso le loro diverse esperienze cercano di favorire e stimolare un processo di ricomposizione e di solidarietà tra le donne, di individuazione di comuni obiettivi, di ampliamento della partecipazione attiva.

Dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio delle proprie scelte, responsabilità verso se stesse e gli altri; difesa e potenziamento dei diritti sociali e di cittadinanza, a cominciare dal diritto al lavoro e ai servizi sociali; condivisione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, pari dignità tra donne e uomini: questo è ciò che si deve affermare e promuovere. In un momento di emergenza democratica, sociale e civile del Paese, come quello attuale, c’è una grande necessità della cultura, degli obiettivi, delle lotte di liberazione delle donne. Esse avvertono il bisogno di contribuire al cambiamento culturale del nostro Paese, sentono la necessità di agire in fretta per superare l'emergenza in cui si trovano, emergenza che rende l'Italia un Paese bloccato a logiche di interessi di parte. Dopo il successo del 13 febbraio, si deve andare avanti con la stessa forza e la stessa convinzione; per questo le donne dell’ANPI si sono date l'obiettivo di creare in ogni territorio una rete con le associazioni femminili, sociali e culturali, con i sindacati, con i partiti antifascisti, col volontariato, con le donne portatrici di competenze specifiche.

Questa è la nostra Associazione e questo sono le donne che ne fanno parte, e con tali convincimenti e sentimenti l’otto marzo saremo al fianco di tutte coloro che si riconoscono in questi valori.


PRESIDENZA NAZIONALE ANPI
SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
COMITATO NAZIONALE ANPI

giovedì 3 marzo 2011

Donne: la storia siamo anche noi. Grugliasco 7 Marzo ore 20.30


In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'ANPI "68 Martiri" di Grugliasco invita tutti all'iniziativa

"Donne: la storia siamo anche noi"
Lunedì 7 Marzo 2011
dalle ore 20.30
Sala consiliare del Comune
piazza Matteotti 50 - Grugliasco (TO)

La serata è rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare ai giovani, e vuole essere uno stimolo per approfondire la tematica del ruolo della Donna durante la Resistenza fino ad arrivare al suo ruolo, antifascista e resistente, nell’attuale contesto sociale e politico, con particolare riferimento alle recenti mobilitazioni per la Dignità delle Donne che hanno colorato le piazze d’Italia al ritmo dello slogan “Se non ora quando? Adesso!”.

È tempo di ricordare e di impegnarsi affinché vi sia piena attuazione della Costituzione e per fare in modo che le pari opportunità diventino fatto compiuto, ad ogni livello.
La cittadinanza è caldamente invitata a partecipare.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Grugliasco.

Il Comitato di Sezione
ANPI "68 Martiri" Grugliasco